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Regolamentare le primarie per evitare la corruzione: la proposta del Presidente dell’Autorità Anticorruzione

DiThomas Scalera

Feb 2, 2015

Raffaele-Cantone

Le primarie rappresentano una consultazione pubblica attraverso la quale gli elettori sono chiamati a scegliere il candidato in una competizione elettorale. L’esperienza delle primarie è nata negli Stati Uniti dove sono ampiamente diffuse e regolamentate per legge. In Italia le primarie rappresentano un fenomeno nuovo introdotto dalla coalizione di centro-sinistra. Nel 2005 gli elettori furono chiamati a decidere il candidato premier che doveva sfidare Silvio Berlusconi; vinse Romano Prodi con oltre 3 milioni di voti. Da allora le primarie sono state utilizzate anche per le elezioni amministrative e, caso atipico, per la scelta della segreteria di un partito, quello Democratico. Le primarie nascono come strumento democratico partecipativo, ma in Italia hanno assunto un aspetto molto controverso. In alcuni casi sono state registrati casi di irregolarità nella fase di voto. L’ultima notizia è quella di Ercolano (NA) dove in vista delle primarie si è avuto un boom di tessere di partito chieste tra l’altro da persone che avrebbero avuto legami con il crimine organizzato. Sulla questione è intervenuto il Presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Catone, che ha chiesto la regolamentazione delle primarie. Secondo Catone le primarie rappresentano una consultazione di rilevanza pubblica e non possono essere regolamentate allo stesso modo con il quale è regolamentata l’elezione del presidente del circolo bocciofilo, quindi con strumenti di diritto privato. Il riferimento ai fatti di Ercolano è più che evidente.

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Di Thomas Scalera

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