• Gio. Mar 28th, 2024

Roccamonfina. 14mila euro per i cani randagi in custodia

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Cani randagi, ci si chiede quando si realizzerà una struttura in loco per abbattere i costi

Il randagismo è una piaga che da anni interessa il territorio

ROCCAMONFINA – Cani randagi, ecco i costi per il Comune di Roccamonfina. Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Montefusco con una Determina dell’Area Vigilanza a firma del Responsabile della stessa (determina del 19 ottobre scorso), ha proceduto alla liquidazione di una somma complessiva di 14mila euro alla ditta “Rifugio International di Di Nuzzo Vincenzo” di Maddaloni (CE) che ha in custodia i cani randagi catturati nel Comune di Roccamonfina.

Complessivamente l’Ente Comune di Roccamonfina sborserà per il solo anno 2020 la somma pari a € 14.109,30 a valere sul capitolo 466/000 del Bilancio di previsione comunale 2020/2022. Da anni il Comune roccano sborsa cifre considerevoli per la custodia dei cani randagi e non si capisce per quale motivo non si riesca a realizzare una struttura in loco per garantire un servizio importante e di civiltà per l’intera comunità roccana e anche per le zone limitrofe.

Con tutto il verde e gli spazi a disposizione nel territorio comunale, in tutti questi anni nessuna associazione, privato cittadino ecc. è mai riuscito ad ottenere il via libera né dal Comune, né dalla Comunità Montana “Monte Santa Croce” né dall’Ente Parco Regionale “Roccamonfina – Foce Garigliano” per realizzare un canile/rifugio in grado magari di far abbassare i costi che risultano particolarmente esosi per il Comune e dunque per le tasche dei contribuenti roccani.

Nella stessa determina dell’Area di Vigilanza si specifica che: “La ditta ‘Rifugio International di Di Nuzzo Vincenzo’ avente sede in Maddaloni (CE), alla Via Cancello Contrada Balza, si è resa disponibile ad effettuare il servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi catturati nel territorio comunale in quanto, a tutt’oggi il Comune di Roccamonfina risulta privo di una struttura idonea per la custodia dei cani randagi, né dispone di mezzi e personale adeguato per l’istituzione di un servizio interno di custodia e mantenimento di detti animali”.

La Legge 14 agosto 1991, n. 281 e la Legge Regionale della Regione Campania 24 novembre 2001, n. 16, obbliga i comuni a provvedere ad assicurare il ricovero e mantenimento dei cani vaganti o comunque catturati nel territorio comunale. Ecco la necessità di rivolgersi a strutture private o convenzionate che vanno ovviamente retribuite.

I cittadini però si chiedono se sia possibile ottenere innanzitutto maggior chiarezza sui “numeri” dei cani randagi effettivamente custoditi e precedentemente catturati dal Servizio Veterinario dell’ASl Caserta e soprattutto se si possano ottenere dei risparmi dalla gestione degli stessi poiché sono decenni che l’Ente Comune sborsa tali cifre per la custodia dei propri cani randagi.

Il fenomeno del randagismo a Roccamonfina come nel resto dell’area della Comunità Montana e del Parco Regionale è molto presente. D’estate in particolare sono troppi gli incivili che abbandonano i propri cani nel territorio roccano, se ne disfano senza tanti problemi ed è spesso difficile risalire agli autori del vile gesto poiché si tratta di cani privi di chip e magari senza nemmeno le adeguate vaccinazioni previste per legge.

I randagi, specialmente quando riuniti in branco, possono costituire un serio pericolo per l’incolumità e la salute dei cittadini (se non vaccinati possono essere veicoli di malattie per l’uomo). Il fenomeno va dunque affrontato con maggiore decisione e fermezza da parte delle Autorità locali.

A partire dal 2021 in tal senso dovrebbe partire un nuovo servizio di vigilanza anti randagismo previsto da una recente convenzione stipulata tra la Comunità Montana “Monte Santa Croce” e l’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali. Al di là di una maggiore vigilanza che potrà fungere da deterrente a comportamenti illegali, la realizzazione di un canile/rifugio nel comune di Roccamonfina resterà comunque una priorità per risolvere il problema in modo definitivo.

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Di Vincenzo Mario

Giornalista Pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Vicedirettore e Redattore di V-news.it. In oltre 15 anni di professione vanta numerose collaborazioni con i principali quotidiani cartacei e online di Terra di Lavoro ed esperienze in emittenti televisive e radiofoniche. Tra le principali esperienze e collaborazioni spiccano: giornalista e fotoreporter per “Il Giornale di Caserta” e inviato per “TRM – TeleradioMatese” - Gruppo “Lunaset”, corrispondente e Redattore per la "Nuova Gazzetta di Caserta", giornalista per il mensile “Fresco di Stampa”, giornalista radiofonico e speaker, curatore del Notiziario campano per RCS – Radio Circuito Solare,

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