L’Associazione si occupa di recuperare materiale e storie della Seconda Guerra Mondiale
‘Una storia da raccontare’, nasce un archivio comunale per tramandare le tante storie del periodo bellico
ROCCAMONFINA – “Una storia da raccontare”, tante le iniziative per la Giornata della Memoria. In occasione della “Giornata della Memoria” in ricordo della Shoah, l’olocausto degli ebrei compiuto dai nazifascisti, l’associazione culturale “Una storia da raccontare” di Roccamonfina darà luogo a diverse iniziative. Impegnata già da qualche anno nel recupero della memoria storica del comune vulcanico, in particolar modo del periodo della Seconda Guerra Mondiale, l’associazione è alla perenne ricerca di materiale, testimonianze, reperti del periodo bellico del secondo confitto mondiale.
Negli ultimi anni sono state raccolte molte testimonianze di coloro che hanno visto con i propri occhi le atrocità della guerra e delle deportazioni. L’Alto casertano è un territorio che ha pagato un presso altissimo in termini di vite umane e di rappresaglie dei nazifascisti man mano che questi venivano cacciati dagli alleati in risalita dal Sud Italia. Eccidi, stragi (tristemente nota è quella di Faeta nel vicino comune di Conca della Campania), deportazioni segnarono i comuni dell’Alto casertano in particolare tra il 1943 e il 1945.
Anche Roccamonfina pagò il suo orribile tributo alla guerra con una deportazione che il 23 settembre del ’43 vide decine di uomini, per lo più giovani padri di famiglia, rastrellati in piazza Nicola Amore e dalla stazione di Fondi deportati in direzione del campo di concentramento nazista di Dachau. L’associazione ad esempio, grazie alla raccolta di numerose testimonianze è riuscita a far scoprire all’opinione pubblica nazionale il grande gesto di umanità che i deportati roccani ricevettero dagli abitanti di San Giovanni in Persiceto quando il treno che li conduceva verso l’orrore si fermò presso il comune in provincia di Bologna.
Stipati come animali sotto un caldo infernale ricevettero l’aiuto concreto dei persicetani che non esitarono a portare loro cibo e acqua nonostante i controlli dei soldati armati. Un grande gesto di solidarietà che ha portato all’istituzione di un gemellaggio ufficiale molto significativo tra le due comunità. Le attività dell’associazione non si fermano qui.
Viaggi nei luoghi della memoria, iniziative, organizzazione di rappresentazioni teatrali, pubblicazioni e tanto altro. Tutto ciò che può aiutare a conservare e tramandare la memoria storica di quei fatti e di quel periodo così carico di sofferenza alle nuove generazioni affinché quegli orrori non si ripetano mai più. Quest’anno in occasione della ricorrenza della “Giornata della Memoria” che si celebra il 27 gennaio di ogni anno, l’associazione “Una storia da raccontare” invita i cittadini roccani a cercare storie, reperti e tutto ciò che può riguardare gli avvenimenti locali della Seconda Guerra Mondiale e di renderli noti o donarli all’associazione stessa affinché facciano parte dell’archivio storico comunale.
Grazie all’attività di recupero e catalogazione realizzata sin qui, è stato infatti istituto un archivio storico comunale che metterà a disposizione di tutti, residenti e non, tali reperti, la “memoria collettiva” roccana. “In occasione del Giorno della Memoria – scrivono i volontari dell’associazione sulla propria pagina Facebook –, considerato l’attuale contesto pandemico che ci costringe a rimanere a casa, l’Associazione ‘Una Storia da Raccontare’, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato al Turismo del Comune di Roccamonfina, invita i cittadini a volgere lo sguardo al passato e ad arricchire il proprio tempo libero ricercando storie di propri familiari deportati durante la Seconda guerra mondiale.
Saremo lieti – concludono – di conservarle gelosamente nell’archivio storico comunale e impedire che certi eventi abbiano ancora a ripetersi”. L’associazione ‘Una storia da raccontare’ ha lanciato inoltre una raccolta fondi tramite la piattaforma “gofundme” al fine finanziare le proprie varie attività (Link per la donazione QUI). “L’associazione ‘Una storia da raccontare‘ nasce nell’anno 2016 dall’iniziativa di 15 giovani roccani, desiderosi di ricostruire gli eventi storici accaduti sul territorio del Comune di Roccamonfina (CE) durante la Seconda Guerra Mondiale – si legge nella pagina della piattaforma dedicata alla raccolta fondi –.
Nel corso degli anni abbiamo raccolto le testimonianze di quasi 100 anziani nati tra il 1920 e il 1940, tra cui anche ex deportati nei campi di concentramento, militari e persone comuni, immedesimandoci appieno nell’animo di chi raccontava, sì da raccontarla a voi con la stessa passione e la stessa forza evocativa del narratore. Abbiamo raccolto reperti e documenti, onorandoci di mostrarli in esposizioni temporanee, durante le cerimonie commemorative organizzate in concomitanza con l’anniversario della deportazione; gratificati, abbiamo raccolto altre centinaia e centinaia di reperti da poter esporre in un centro museale permanente che potesse ridare vita ad ogni singolo oggetto raccolto,
testimonianza viva della storia della nostra terra e dei popoli avvicendatisi. Oggi – concludono – vi chiediamo un piccolo aiuto, per noi preziosissimo, che ci permetta di completare gli allestimenti museali con le attrezzature necessarie e gli strumenti multimediali in grado di fornirvi una completa e totale immersione nella storia, nostra e vostra, che intendiamo raccontare anche ai posteri e alle future generazioni, affinché certi eventi non abbiano più a ripetersi. Grazie, grazie infinite a chi vorrà sostenerci”. Per ulteriori informazioni in merito alle iniziative dell’associazione o per inviare materiale storico è possibile utilizzare gli indirizzi e-mail [email protected] o [email protected]