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Roma. Ieri la conferenza stampa alla Camera sull’ultima pubblicazione della Ciaravolo

DiDemelza Marotta

Lug 13, 2022

Si è tenuta ieri la conferenza stampa dell’ultima pubblicazione della psicoterapeuta e criminologa Virginia Ciaravolo. Nella sala conferenza stampa della Camera dei Deputati in via della Missione, la conferenza ha vantato la presenza della Senatrice del PD Valeria Fedeli e della Deputata del M5S Stefania Ascari.

Entrambe hanno partecipato alla stesura della pubblicazione della Ciaravolo: “D’improvviso si è spenta la luceStorie di stupri, lacrime e sangue, una pubblicazione complessa a cui hanno partecipato figure professionali d’eccellenza ed edito da Armando Editore.

La dottoressa Virginia Ciaravolo ha analizzato lo stupro da un’angolazione completamente differente, ossia dal racconto delle stesse vittime, attraverso i loro racconti, le paure e i sentimenti delle donne violate. Grazie al suo impegno e studio nella violenza di genere da diversi anni, questa pubblicazione nasce un anno dopo il manuale “La violenza di genere dalla A alla Z”, che ha visto il contributo di 45 autori esperti di violenza del panorama italiano.

Dopo un anno pubblica “D’improvviso si è spenta la luce”, che nasce dalla stessa formula di collaborazione tra esperti del settore, a cui si aggiunge il racconto reale delle donne che hanno chiesto aiuto terapeutico alla dottoressa Ciaravolo.

“È terribilmente complesso parlare di stupro, ugualmente difficile porsi all’ascolto di quelle donne che, come negli scenari di guerra più nefandi, si vedono depredate di tutto: abiti, carne, identità, anima. Nel libro, come in un viaggio, si partirà dal racconto degli stupri nella storia, si delineeranno vissuti ed emozioni di chi subisce, stati d’animo, percorsi lenti e spesso balzi all’indietro, la legislazione vigente. Si delineeranno i profili del violentatore, le motivazioni, le strutture e la qualità dei servizi per una rieducazione, o per un intervento specialistico, per poi indicare i metodi per superare il trauma o quanto meno convivere con il dolore senza farsi ulteriormente male. Prima però di ogni parola, scritta o pensata, troveremo durante questo percorso, la storia di E. che era una bambina e non poteva capire, quella di C. che si guarda allo specchio e non si riconosce e ancora quella dì R., vittima inconsapevole di Revenge Porn, terminando infine con il racconto di A., una diciottenne a cui, in una giornata di sole, d’improvviso si è spenta la luce.”

La Deputata Stefania Ascari interviene così : “Nella narrazione di femminicidi e violenze di genere, il punto di vista offerto dai media è quasi sempre quello dell’ uomo aggressore. Succede quando viene descritto con dovizia di particolari il colpevole, enfatizzata la vita che conduceva prima della tragedia e la normalità dei rapporti con amici e colleghi. Poche righe, invece, vengono riservate alla vittima, per lo più in riferimento al suo stato coniugale o al tipo di relazione che aveva con l’aguzzino. Gli effetti di questi racconti sono la deresponsabilizzazione del carnefice e la sottovalutazione del problema da parte dell’opinione pubblica. È un aspetto della cultura dello stupro che, nelle sue espressioni massime, porta a denunce archiviate, vittimizzazione secondaria, violenze taciute nel silenzio, persino empatia con l’aguzzino. Perciò la violenza contro le donne è innanzitutto un problema culturale e come tale va affrontato. Le leggi ci sono, devono essere applicate, ma punire non basta. Bisogna prevenire, educare al rispetto altrui e farlo sin dai primi banchi di scuola. Perciò credo molto nella mia proposta di legge per rendere obbligatorie in tutte le scuole ore di lezione dedicate all’educazione all’affettività e alla sessualità. La purezza dei sentimenti, la gestione del rifiuto, la parità di genere vanno insegnate e assorbite. Solo così potremo agire alle radici della violenza”.

E crediamo fermamente che la sensibilizzazione sulla tematica e la prima educazione sulla sessualità possano essere strumento efficace di contrasto a questa problematica che non si riesce a sconfiggere meramente con la legislazione. Molto lavoro va fatto anche nell’ambito giornalistico, dove ogni cronista deve analizzare ciascuna parola utilizzate nella trattazione di un femminicidio e di uno stupro, nel testo e nel titolo dell’articolo, senza lasciar trasparire alcuna giustificazione possibile per il carnefice, ma appellarlo crudamente con la definizione più adeguata: “carnefice”.

La Senatrice Valeria Fedeli ha dichiarato poi : “Essere credute è il grande problema di oggi. Le donne, le ragazze che denunciano lo stupro non sono credute. E perciò spesso decidono di non denunciare. Anche per questo dobbiamo fare un grande lavoro formativo, per tutti coloro che si occupano di violenza di genere. Dobbiamo fare un grande lavoro culturale nelle scuole. Abbiamo buone leggi, Codice rosso, revenge porn, adozione della Convenzione di Instanbul, la cornice normativa c’è. Manca però una rivoluzione culturale ed educativa alla parità e al rispetto delle differenze. E’ questa la vera leva per sconfiggere la violenza maschile sulla donne!”.

Durante la presentazione è intervenuta la vice Presidente della Associazione nazionale Ciechi e ipovedenti Linda Legname. L’Associazione ha trasformato il libro in audiolibro affinché possa essere ascoltato da tutte le donne speciali e non solo. Il ricavato della pubblicazione è interamente devoluto alla storica Associazione Salvamamme e salvabebè di Roma, presenti con Maria Grazia Passeri e Katia Pacelli.

Qui di seguito il link della conferenza stampa integrale

https://webtv.camera.it/evento/21096?fbclid=IwAR1SoYQFKSGNi2k9miZLz4arN4x9WcqaE4lHWi8Z1Aef2SO158tpkeGXjE4&fs=e&s=cl

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Di Demelza Marotta

Giornalista pubblicista e Vice Direttrice di V-News.it. Laureata in Scienze della Comunicazione presso "La Sapienza" Roma, con indirizzo Comunicazioni di massa. Esperta in comunicazione istituzionale e gestione delle pagine social. Solare, dinamica e determinata

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