• Mar. Apr 23rd, 2024

Roma. Più di 300 feriti da trasporto scolastico nel 2018: l'A.I.F.V.S. solleva la questione

ROMA. “Stiamo aspettando ci sia un morto prima di rendere obbligatorie le cinture di sicurezza sugli scuolabus?”. E’ un durissimo Alberto Pallotti quello che affronta il tema del trasporto scolastico, causa di numerosi ferimenti tra i bambini per il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza. Non è un caso, infatti, che nell’anno solare 2018 siano stati contati oltre 150 incidenti per gli scuolabus a seguito dei quali hanno riportato delle conseguenze più o meno gravi almeno 300 alunni.

Il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus ha proposto, nel corso dell’audizione inerente le modifiche al codice della strada presso la IX commissione permanente Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati di Roma (27 febbraio), ha affrontato lo scottante tema, proponendo l’abrogazione della legge 172 comma 4 del codice civile. “È’ incredibile ed è forse una delle mancanze più gravi del codice della strada, permettere ai bimbi di statura inferiore a 1.50 metri di poter viaggiare senza la cintura di sicurezza su veicoli come quelli adibiti al trasporto scolastico. E’ molto pericoloso, considerando anche le preoccupanti statistiche. Non sono accettabili scuolabus che trasportano venti bambini senza cintura, con tanto di accompagnatore che, in caso di incidente, non potrebbe intervenire in alcun modo concreto per garantire l’incolumità dei trasportati. Tutte le amministrazioni locali hanno il dovere di confrontarsi su questo pericolo pronto a mietere vittime”. 

Un messaggio chiaro quello di Pallotti diretto anche alle scuole: “Devono pretendere vengano utilizzate le cinture di sicurezza; obbligatorietà che dovrebbe arrivare anche istituzionalmente. Non è concepibile che, solo perché si tratta di mezzi di trasporto ‘grandi’, non possa succedere alcuna cosa. Decessi come quello di Anna Caenazzo nel 2002 a causa del ribaltamento del bus, ma anche incidenti come quelli di San Benedetto Po (col coinvolgimento di venti studenti lo scorso 26 gennaio), Terricciola (grande spavento per i bambini a bordo; 31 gennaio 2019), Modena (Scontro tra scuolabus e due camion: 40 feriti; 16 gennaio 2019), Castel Franco Emilia (diversi feriti, 14 gennaio 2019), Mantova (ancora 5 ricoverati; 9 gennaio),  Lovere (feriti 7 bimbi; 26 ottobre 2018), Piossasco – Torino (due conducenti e due bambini feriti; 18 maggio 2018), Montichiari (otto ragazzi in ospedale nel 2016), non devono più avvenire. Si intervenga al più presto”.  

Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus – https://www.vittimestrada.eu/

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Di Thomas Scalera

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