• Ven. Apr 19th, 2024

‘L’uomo nell’alto castello’: La Storia riscritta dai Nazisti

Una serie fuori dagli schemi, una pagina di Storia stravolta. Il mondo visto dagli occhi dei Nazisti e Giapponesi, ‘vincitori’ della Seconda Guerra Mondiale

Locandina – L’uomo nell’alto castello

Per la Rubrica ‘Cose Serie’ oggi parleremo di una serie molto incisiva, ‘L’Uomo nell’alto castello’, la guerra vinta dai Nazisti e Giapponesi.

Una serie tratta dall’omonimo libro di Philip K. Dick La svastica sul sole, con una trama avvincente; è un capovolgimento della Storia Mondiale.

Siamo nel 1962. I Nazisti e Giapponesi hanno vinto la Seconda Guerra Mondiala e si sono divisi i territori sconfitti, come gli Stati Uniti.

La Storia inizia proprio qui.

Ad ovest ci sono gli Stati Giapponesi del Pacifico mentre ad est con New York compresa sorge il Grande Reich Nazista. I due territori sono divisi dalle Montagne Rocciose che fungono da territorio Neutrale.

La prima stagione parte con Joe Blake, un ragazzo di ventisette anni, spia nazista di New York che lavora per Obergruppenführer John Smith.

Egli si intrufola nella Resistenza e riceve come incarico di portare un camion a Caήon City.

All’interno è conservato una pellicola intitolata ‘La cavalletta non si alzerà più’. Non ha mai visto il film ma sa che non deve fare troppe domande.

Passiamo a San Francisco.

Juliana Crain è una giovane ragazza cresciuta in America sotto l’influenza del mondo Nipponico. Pratica l’Aikidσ ed è fidanzata con Frank.

Un giorno la sorellastra Trudy le consegna una pellicola il quale mostra che gli Alleati sconfiggono la Germania ed il Giappone.

Dopo poco però, l’esercito giapponese uccide Trudy e per Giuliana inizia una ricerca costante della verità che la porterà ad andare a Caήon City.

Questo costerà caro alla famiglia di Frank e non faccio spoiler…

Obergruppenführer Smith e Giuliana Crain

In tutto ciò conoscerà Joe Blake e da lì inizia una stretta collaborazione tra i due per scoprire la verità e soprattutto chi sia ‘L’uomo nell’alto castello’.

Nel frattempo Nobusuke Tagomi, ministro del Commercio Giapponese ha capito che il Führer è alla fine dei suoi giorni e che alla sua morte,

i Nazisti avrebbero attaccato il Giappone per occupare interamente gli Stati Uniti.

E’ una persona con doti particolari e proprio questo gli consentirà di conoscere Giuliana e capire che lei ha un ruolo rilevante in tutto ciò.

Non aggiungo altro per non fare spoiler, in ogni caso è una gran bella serie.

Precisazioni

La prima stagione si ferma qui e posso dire che non è adatta alle persone fortemente sensibili. Alcune scene sono davvero crude e dure, inoltre, questa storia è l’incubo di molti: Cosa sarebbe accaduto se la Guerra fosse stata vinta da loro?

E’ spaventoso che con quanta naturalezza si parli di leggi sulla razza ariana, di ospedali che regolarmente uccidono malati terminali e persone storpie e di come i Medici, senza pietà, alla prima complicazione di salute consiglino l’eutanasia.

Gli stessi personaggi trasmettono la costante paura che per un motivo o un altro possono essere uccisi. Vivono con il coprifuoco, vivono sempre ‘a testa bassa’ e questo è spaventoso.

Gli attori sono spettacolarmente bravi nei loro ruoli: Mimica facciale, presenza scenica e realismo nelle scene più difficili ha reso questa serie un ottimo prodotto disponibile su Amazon prime.

Inoltre, la Storia è ambientata negli anni Sessanta ma a notare i dettagli anche i costumi ed acconciature sembra che si sia fermata negli anni Quaranta. Questo dettaglio non sfugge all’occhio critico dell’appassionato.

La colonna sonora è molto particolare, già vista in un famoso film e vediamo chi si ricorda quale ma utilizzata anche in modo inquietante, infatti non riesco ad ascoltarla completamente. (Sono un po’ suscettibile)

Merita?

Sì. Però solo se avete un temperamento non impressionabile. Per me non è stato facile guardare i primi episodi ma la Storia merita soprattutto per la bravura degli attori.

Quattro stagioni da guardare in modo attento e ponderato. Vi cattura e non è affatto banale ma alcuni tratti lenti e dialoghi accurati vanno seguiti con attenzione, è lì che si nota la bravura degli sceneggiatori.

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    Di Marianna D’Antonio

    Classe '85. Attivista per la tutela degli animali, avida lettrice ed amante delle serie tv e film d'autore. "Il problema della razza umana e' che gli idioti sono assolutamente sicuri,mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi." Bertrand Russell

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