In anteprima su Rai Play sono disponibili i primi sei episodi della terza stagione di Mare Fuori 3
Per la Rubrica ‘Cose Serie’ oggi dobbiamo dedicare spazio e tempo alla serie Mare Fuori. Dal primo Febbraio sono disponibili i primi sei episodi della terza stagione su Rai Play;
la seconda parte, invece, sarà disponibile dal 13 Febbraio per poi arrivare in tv il 15 Febbraio ed infine, approdare su Netflix.
Ora, sicuramente siete preparati riguardo ai nuovi sviluppi perché i primi sei episodi sono stati i più visti della settimana ed inoltre,
ormai i social sono invasi da video e parodie delle scene più salienti, ma una recensione ci sta.
La Terza stagione vede questi giovani un po’ cresciuti, un Carmine più figo con capello lungo e orecchino;
è il saggio dell’Ipm ed il suo unico scopo ora è vedere Futura crescere in modo diverso da ciò che vorrebbe ‘il sistema’.
Una Rosa Ricci agguerrita: Chiede vendetta per ciò che è accaduto a suo fratello Ciro ed è furiosa perché suo padre è in ospedale ferito.
Filippo e Naditza sono fuggiaschi ma in questa prima parte di stagione li avrei accantonati dedicando loro solo la scena sulla spiaggia con Carmine;
effettivamente la loro presenza è stata fortemente forzata e non ci è piaciuta.
Sarà che il nostro interesse si è concentrato su Carmine e Rosa che, a quanto pare non è indifferente al fascino psicoterapeutico di Carmine, il quale sa sempre cosa dire al momento giusto;
ma i due fidanzatini storici hanno stancato.
Nulla togliendo ai due fidanzatini i cui produttori hanno dedicato una scena hot, ma in questi primi sei episodi non avrei incluso la loro presenza.
Noiosi, dialoghi blandi, forse perché bisogna mostrare anche che è necessario crescere ed affrontare i momenti difficili.
Inoltre, il dialetto forzato di Naditza, i capricci di Filippo e il suo alternarsi tra bimbo viziato e ragazzo maturo ha un po’ stancato.
Edoardo ormai, sostituito Ciro, cerca escamotage per cavarsela e non finire a Poggioreale e noi tutti ci chiediamo
”Teresa dove sta?”
Eh, chi lo sa. Al momento non è apparsa ma come darle torto dopo l’amara scoperta fatta grazie a Liz.
Scoperto da Carmela, la raggirerà con la scusa del matrimonio per poter rimanere nel carcere minorile dove ha potere perché a Poggioreale, a ‘gestire’ ci sono i Di Salvo e per lui sarebbe una morte certa.
Altra domanda:” Nunzia e Sasà ?” anche loro sono spariti. Sarà affrontava negli ultimi episodi il processo con coraggio grazie a Lino ma si pensi ad un trasferimento.
Pino, invece, si vive la sua storia con Kubra che invece deve affrontare i suoi demoni interiori e Beppe si trova tra due fuochi: Lei e sua madre che è ritornata per poi sparire.
Tra i personaggi emergenti vediamo Carmela, la compagna di Edoardo e che sembra essere diventata la nuova ‘first lady’ capace di fare la guerra alla signora ‘Di Salvo’.
Una giovane donna ferita, madre e innamorata persa di Edoardo che effettivamente, ha la testa altrove.
La Direttrice ed il Comandante sono impegnati nel capire cosa fare ormai presi l’uno dall’altro ma poco presenti nella storia e nelle vicende dei ragazzi.
Tra le new entry troviamo Cucciolo, un vichingo silenzioso e appassionato di musica, il fratello minore Micciarella, un ragazzino che da problemi e con forti problemi di aggressività.
Poi, c’è il loro amico Dobermann che stringerà un buon rapporto con Kubra.
Questi tre, soldati di Edoardo, si associano all’unico superstite del gruppo: Milos, perennemente silenzioso.
Viola, colei che ha fatto irritare tutti ma innamorare Ciro, lei.. eh beh avrà il suo momento di gloria con una Crescentini strepitosa nella scena che l’affianca tanto da far venire i brividi.
Non avevamo dubbi su questo, il cast degli ‘adulti’ è altamente formato, grandi attori con un bel bagaglio alle spalle.
I giovani, no che non siano bravi ma hanno dimostrato talento e coraggio e per questo il pubblico li ama.
Cardiotrap è il personaggio che ha avuto più coraggio in questi primi sei episodi ma è anche quello che soffre di più.
Una crescita profonda dal giovane sognatore ad un giovane che per amore ha commesso un gesto estremo ma la sua forza emergerà lasciando tutti senza parole.
La colonna sonora è ormai un must tra i giovani ed è diventata virale sui Tik tok e Ig tale da essere ormai la più cliccata del momento, avrà battuto ‘Mercoledì’?
Per i Costumi, direi un bel ‘Ni’. Ma come li vestiamo sti ragazzi? Le camice di Chiattillo ed Edoardo sembrano uscite dal Castello delle Cerimonie : Datate e barocche.
Le ragazze, a parte Silvia e Viola non hanno molto stile. Forse una scelta stilistica dovuta per renderle omologate ma a scatenare gli animi arriva Giulia, una cantante milanese davvero molto carina e non ne resteranno indifferenti i ragazzi..
Una nuova educatrice invece, darà filo da torcere alla Direttrice ed al Comandante e secondo alcune voci di corridoio non si fermerà qui.
Questi primi sei episodi sono stati divorati, ovviamente non sono state soddisfatte le nostre aspettative e la voglia di sapere ma è ovvio che bisogna attendere la seconda parte per capire meglio ciò che accadrà.
Il sesto episodio è quello che ci ha lasciati tutti a bocca aperta, proprio perché bisognava dare una scossa ai primi cinque.
Sommariamente ci è piaciuto perché l’attenzione incanalata sulla pseudo coppietta Carmine e Rosa non ci dispiace, inoltre, i continui flash back inerenti a Ciro sono stati adeguati perché ci hanno mostrato lati che non conoscevamo del suo passato e di quello di Mimmo, il quale sta rischiando troppo facendo il doppio gioco.
Invece, Il personaggio che merita il podio in questa prima parte è Tano. Dalla prima stagione è cambiato in maniera graduale: Da uomo fidato di Ciro si è avvicinato a Carmine per poi cambiare rotta e decidere di rimettersi in gioco grazie ad un progetto per pizzaioli.
Tano vuole farcela e riscopre quanto sia bello vivere serenamente con la sua famiglia, che tra l’altro, l’attore che interpreta suo padre, è davvero il padre del giovane attore.
La somiglianza è visibile ed ha reso il tutto più realistico.
Tano pur di salvare i suoi genitori sacrifica se stesso. Chapeau.
Nel complesso non è un prodotto mal riuscito, è molto realistico e molto crudo in alcuni momenti ma questo ci fa intendere come spesso le ideologie degli adulti possano condizionare i figli rendendoli infelici ed aggressivi.
Per chi conosce già la serie non può non pensare alla scena in cui Ciro, tra le braccia del comandante dirà (tradotto) “Dite a mio padre che non ho avuto paura”.
A causa di un codice d’onore questi ragazzi giocano con la vita degli altri ma soprattutto propria. Mettono a repentaglio il loro stesso futuro e spesso non raggiungono nemmeno i vent’anni.
Molte le critiche a questa serie da parte dei telespettatori sul voler mostrare un Sud che non è proprio così. Napoli non è questo.
Sicuramente, forse dopo Gomorra ci si fa un’idea sbagliata della nostra Terra ma il messaggio che una serie come ‘Mare Fuori’ vuole lanciare non è affatto il dover emulare, anzi, ma una realtà cruda per chi non ha scelta.
A questo punto, l’appello va a chi di dovere: “Diamo una scelta a questi ragazzi, ai nostri figli. Senza una giusta offerta formativa e culturale non potranno mai uscire da una realtà così difficile”.
Diamo loro la possibilità di avere una vita migliore.