16 Giugno 2025

Sampdoria in Serie C per la prima nella sua storia: un fallimento su tutti i fronti

Photo Credit: Ansa

Un fallimento totale su tutti i fronti per la Sampdoria, uscita con le ossa rotte da Castellamare di Stabia nel recupero della 34esima giornata di Serie B: lo 0-0 contro la Juve Stabia ha condannato gli uomini di Alberico Evani alla Serie C, prima volta assoluta dopo 79 anni di storia trascorsi tra serie cadetta e massima serie. Non solo, a fallire l’annata anche l’U-19 e la selezione femminile: una debacle da tutti i punti di vista e non sono pochi i timori circa il fallimento della società blucerchiata. Un incubo per gli appassionati tifosi doriani.

Samp in C: disastro sportivo e non

E dire che i presupposti per un celere ritorno in Serie A dopo due anni vi erano eccome. Il calciomercato estivo sembrava aver regalato all’ex tecnico Andrea Pirlo una squadra potenzialmente in grado non solo di scalare la categoria, ma di giocarsela per il primo posto assieme al Sassuolo, che si è rivelato essere il dominatore della serie cadetta. Ma le aspettative di inizio anno si sono trasformate subito in un’autentica tragedia: sono arrivati ben due esoneri (quelli di Andrea Pirlo e Leonardo Semplici) e in campo non si è praticamente mai vista una squadra unita. L’arrivo a Genova di Evani, al posto proprio di Semplici, non ha dato l’attesa scossa. Il risultato è il terzultimo posto in classifica, che equivale alla retrocessione, e la paura di fallire anche economicamente.

Rischio fallimento?

La paura più grande per i tifosi della Doria è la bancarotta, vista come conseguenza del fallimento sportivo. Non avendo a disposizione i guadagni del salto in Serie A, la società blucerchiata farà senza alcun dubbio fatica ad impostare le prossime mosse in termini di programmazione. Detto in parole semplici, il prossimo mercato sarà all’insegna del risparmio e molti dei big della rosa faranno le valigie e cercheranno una meta migliore. Lo spettro fallimento, al netto del momento terribile, rimane comunque poco probabile: gli investitori del club (in primis Joseph Tey), che lo hanno salvato dopo il disastro provocato dall’addio di Ferrero, potrebbero comunque mettere sul piatto i soldi di cui la società avrebbe bisogno per sopravvivere, vale a dire 105 milioni di euro che arriveranno nelle casse il prossimo giugno. Una boccata d’aria fresca, si spera, per far si che la storica formazione ritorni presto nel calcio che conta.

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di Giancarlo Pacelli

Classe 1997. Appassionato di tante cose, la curiosità come motore principale. Calcio, musica, lettura e tanto altro.

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