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Santa Maria Capua Vetere. Compostaggio di comunità, bocciata la proposta del Movimento 5 Stelle

DiThomas Scalera

Mar 30, 2017


SANTA MARIA CAPUA VETERE. L’iniziativa, proposta dal MoVimento 5 Stelle, sul compostaggio di comunità non solo non è stata discussa nel Consiglio Comunale del 28 marzo 2017 ma è stata volutamente bocciata sul nascere dall’amministrazione di Antonio Mirra senza alcun reale motivo.
 
La strategia Rifiuti Zero è un piano di gestione della spazzatura che si propone di riprogettare il ciclo dei rifiuti considerati non come scarti ma come risorse da riutilizzare alla fonte alla stregua di materie prime.
Strategia Rifiuti Zero è nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle e della stessa amministrazione Mirra.
Da quanto riportato in sede consiliare dal Sindaco Antonio Mirra, i Cittadini Sammaritani “NON SONO PRONTI” per il Compostaggio, contraddicendo quanto dichiarato in campagna elettorale. Adesso però è stato votato e purtroppo non c’è più tempo per dire ai cittadini che si era sbagliato!
 
Una grande opportunità è stata gettata al vento.
La Regione Campania, con la Manifestazione di Interesse (Decreto Dirigenziale n. 71. del 22/02/2017) si fa carico dell’acquisto, della messa in opera e della gestione delle “Compostiere di Comunità” per i Comuni e le Associazioni che ne facciano richiesta entro il 30 marzo 2017. Quella della Regione Campania è da considerarsi un’ottima iniziativa nell’ambito della strategia Rifiuti Zero.
L’adesione a questa iniziativa avrebbe portato ad una riduzione della raccolta differenziata, ad un risparmio in termini economici per i cittadini e ad una migliore gestione dei rifiuti.
Il prodotto che si ricava dall’utilizzo della compostiera, è una sorta di terriccio dall’alto potere fertilizzante e può essere riutilizzato o anche diventare una fonte di guadagno per il Comune. Intercettare il rifiuto all’origine comporta una diminuzione dei costi di raccolta, di trasporto e conferimento a discarica dei rifiuti. Costi attualmente a carico del comune, ossia dei cittadini, che invece se fosse applicata la pratica del compostaggio potrebbero usufruire di sconti sulle tariffe come previsto dagli art. 37 e 38 della legge 28 dicembre 2015 n. 221.
Solo 2 interventi in consiglio comunale, il sindaco e il consigliere Mastroianni, entrambi caratterizzati da elementi superficiali e pieni di inesattezze per giustificare il rigetto della proposta. La giustificazione più ricorrente nei loro interventi è stata quella che i Cittadini Sammaritani sono impreparati all’utilizzo delle compostiere sottolineando anche la scarsa adattabilità di queste al contesto urbano e considerando discutibili i risparmi legati al loro utilizzo.
 
Da quei pochi interventi della maggioranza è evidente che questa non ha assolutamente approfondito la tematica nonostante ci sia una commissione ambiente dove il M5S ha per tempo presentato la proposta. La maggioranza non è informata che le compostiere possono essere facilmente protette dagli eventi atmosferici disponendole al di sotto di coperture con l’utilizzo di strutture leggere di alcun impatto ambientale e con ingombri non superiori ai 20 mq. Inoltre l’utilizzo di tali compostiere comporta ulteriori posti di lavoro sempre a carico della Regione Campania e senza alcun costo per il comune di Santa Maria Capua Vetere. Anche sui risparmi questa maggioranza si è ben guardata da evidenziare e informare i cittadini che gli utenti delle compostiere possono usufruire di sconti sulle tariffe come previsto dagli art. 37 e 38 della legge 28 dicembre 2015 n. 221 e che il M5S ha chiesto nella sua proposta di portare pari a circa il 20%.
 
La proposta, già prevista nel Programma Elettorale della coalizione di Antonio Mirra, è stata sminuita in aula dal Consigliere Mastroianni e dallo stesso Sindaco. In particolare il Sindaco si è più volte contraddetto affermando da un lato che le compostiere di comunità sono piccoli impianti e quindi il loro vantaggio sarebbe trascurabile e dall’altro confrontandole con lo STIR. Ha espresso le proprie perplessità in merito all’eventuale “puzza” che tali impianti avrebbero potuto emettere dimenticandosi che il comune stesso, nel suo regolamento per la raccolta dei rifiuti, incentiva e distribuisce a livello domestico compostiere domestiche praticando uno sconto del 10% sulla tariffa TARI.
 
Dalle suddette dichiarazioni degli esponenti di maggioranza si percepisce che non hanno preso in seria considerazione la problematica dei rifiuti organici ossia dell’umido. Forse non è chiaro ai nostri consiglieri di maggioranza che l’umido a SMCV è la prima voce per quantità fra i rifiuti differenziati con circa 5500 tonnellate annue e che l’utilizzo di solo 10 compostiere di comunità, come proposto dal M5S in commissione ambiente, del modello T3 (130 ton/anno), avrebbe permesso di intercettare alla fonte più del 20% dell’intero rifiuto umido prodotto dalla città con un notevole risparmio sui costi di trasporto e conferimento e quindi sulla TARI di tutti i cittadini.
Ci saremmo aspettati dalla giunta comunale un’analisi dettagliata sui costi/benefici, sui vantaggi e svantaggi dell’utilizzo della compostiera di comunità. Niente di tutto questo ma soltanto delle mere valutazioni qualitative non corroborate da dati tecnici. La Giunta comunale avrebbe avuto tutto il tempo necessario per approfondire la questione se solo lo avesse voluto veramente perché non possiamo pensare che l’emerita consulenza del Prof. De Felice, consulente all’ambiente più volte nominato dallo stesso Sindaco, abbia partorito solo così ridicole giustificazioni a supporto del rigetto della proposta. L’amministrazione avrebbe anche potuto aderire alla manifestazione di interesse e poi riservarsi più tempo per decidere poiché la manifestazione non comportava impegni né da parte della Regione né da parte dei comuni a concretizzare dopo l’adesione. L’amministrazione avrebbe potuto anche, come realizzato da vari comuni campani, emettere in questo mese di marzo una manifestazione di interesse nel proprio comune per verificare se ci fossero comunità di persone disposte a gestire le compostiere come anche permesso dalla manifestazione di interesse della Regione. Ma la nostra amministrazione ha scelto la strada più semplice quella di NON FARE NIENTE e cosa ancor più grave di non dare alcuna giustificazione concreta e supportata da un’analisi dettagliata della sua scelta. La VERA BEFFA si è poi consumata nello stesso consiglio comunale dove con estrema faccia tosta la maggioranza da una parte con superficialità rinunciava ai vantaggi delle compostiere di comunità e dall’altra approvava e confermava per i cittadini di SMCV le stesse tariffe TARI dello scorso anno senza alcuna iniziativa migliorativa e tesa alla riduzione dei costi. D’altronde i cittadini di SMCV sono abituati da anni che ciò che si dice in campagna elettorale diventa carta straccia dopo le elezioni.
 
In merito il Movimento 5 Stelle, vorrebbe sapere dal Sindaco cosa significa che i sammaritani “non sono pronti” assumendosi, nei confronti dei cittadini, la responsabilità politica delle proprie dichiarazioni. Dal comportamento bieco e di ostracismo della Maggioranza si capisce chiaramente che non solo i cittadini, sicuramente più informati del Consigliere Mastroianni, non sono stati assolutamente consultati, ma che la decisione di determinate scelte di interesse della collettività siano fatte senza alcuna cognizione di causa.
 
Il MoVimento 5 Stelle esprime forte disappunto per la mancata opportunità e per le promesse disattese dal Sindaco, purché promosse in sede di campagna elettorale, con grave danno dei Cittadini Sammaritani che pur hanno riposto estrema fiducia nella Coalizione di Maggioranza.
 Movimento 5 Stelle di Santa Maria Capua Vetere

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Di Thomas Scalera

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