Non c’è niente di più complesso del mondo del pallone, con la sua scenografia densa di cori e colori, ma anche di riti scaramantici, maledizioni, storie divertenti e al limite del possibile. Ogni anno le scommesse calcio si rinnovano di grandi record all time, vittorie, ma anche sconfitte, tra curiosità statistiche impossibili da battere e aneddoti in cui la realtà supera la fantasia.

Se il calcio è lo sport più seguito al mondo è sicuramente per la sua spettacolarità, ma i miti e le leggende dei suoi protagonisti e dei club stessi, sicuramente aiutano a impreziosire la sua storia.

La maledizione dei 100 anni del Benfica
Negli anni Sessanta dello scorso secolo, Bela Guttmann alla guida del Benfica vinse due Coppe dei Campioni, spezzando il dominio dei Galacticos. Nella stagione successiva arrivarono subito i primi dissapori con la società per il mancato pagamento di un premio, così Guttmann abbandonò il Benfica lanciando la maledizione dei 100 anni: per oltre un secolo il Benfica non avrebbe mai più vinto un titolo UEFA.
O Glorioso dal 1963 ha disputato 8 finali dei tornei UEFA, 5 di Champions e 3 di Europa League senza mai vincere. Il club ha omaggiato la tomba di Guttmann con un busto e fiori, ma la maledizione ancora non si spezza.
Rivaldo, Garrincha e Asprilla: dimensioni fuori da comune
Tra le curiosità divertenti impazzano sul Web le teorie sulle dimensioni intime sproporzionate di Rivaldo, Garrincha e Asprilla. Soprattutto quest’ultimo, che a quanto pare, ai tempi del Parma, rimandò la sua famiglia in Colombia con la scusa del freddo, per spassarsela con una pornostar.
Baresi ballava nudo… adesso non balla più
Gli appassionati di calcio conoscono sicuramente questa canzone, che narra di Baresi che balla nudo davanti alla tv, ma quando arriva un figlio di colore appartenente a un’altra etnia, Baresi non balla più. Le voci dei tabloid dicevano che Franco Baresi aveva avuto un figlio da Gullit, o meglio, Gullit era l’amante della moglie di Baresi: gossip di cori da stadio o verità?
Ronaldinho contro Allegri al Milan: dalla discoteca agli allenamenti
Allegri ai tempi in cui allenava il Milan era sempre furibondo con Ronaldinho e si sfogava con Galliani: vendilo, oggi è arrivato in ritardo agli allenamenti. Una volta Ronaldinho arrivò in anticipo all’allenamento per la prima volta, la telefonata di Allegri a Galliani fu ancora più inferocita: oggi è arrivato addirittura prima dell’allenamento!
Galliani a quel punto non esitò a sottolineare la puntualità del campione brasiliano, ma Allegri rispose ancora più inferocito: è arrivato al campo direttamente dalla discoteca, vendilo.
Pippo Inzaghi e la teoria dei due plasmon
Ha vinto tutto con il Milan e nel 2006 ha alzato anche la Coppa del Mondo con gli Azzurri, ma il segreto di Pippo Inzaghi era sempre lo stesso: mangiare un pacchetto di Plasmon prima di ogni partita e lasciarne sempre due. Inzaghi è il miglior bomber italiano in Champions con 50 gol, ma secondo diversi compagni di squadra, aveva anche un altro rito scaramantico meno piacevole da raccontare.
Quando Ancelotti disse ai calciatori del Milan: fate come vi pare
La formazione 2008/2009 del Milan era straordinaria e dalla panchina Ancelotti dirigeva l’orchestra, composta dai migliori musicisti del calcio contemporaneo: Pirlo, Seedorf, Ronaldinho, Beckham, Kakà e Shevchenko. Quando il mister organizzava la gestione delle palle inattive era un vero problema, inoltre, tutti i calciatori lo prendevano in giro dicendo “non ho capito” e chiedendo “devo tirare i calci d’angolo o le punizioni?”.
Prima di un match importante il siparietto si stava ripetendo come da copione, Ancelotti guardò quella schiera di campioni e sbottò: fate come vi pare, mi state facendo uscire pazzo, vedetevela voi, io vado a sciacquarmi la faccia.
