L’intervento dell’onorevole Carmela Auriemma che da consigliera comunale di Acerra aveva attenzionato più volte il canile
Un’operazione condotta dai Carabinieri della Stazione di Brusciano, dal Nucleo Cites dei Carabinieri Forestale di Napoli e dalla Stazione Carabinieri Forestale di Marigliano, con il supporto dei medici veterinari del Criuv della Regione Campania, sede operativa Asl Napoli 1 Centro e Asl Napoli 3 sud ha portato al sequestro dei canili “La Sfinge“, la quale gestisce anche i cani di Acerra, per l’evidente stato di maltrattamento, malnutrizione e incuria degli animali presi in custodia.
Sulla vicenda è intervenuta l’onorevole Carmela Auriemma che da consigliera comunale aveva attenzionato più volte il canile, segnalando già dal 2019 molte criticità alla Segretaria Comunale dott.ssa Piscopo. “Le immagini che giungono dall’operazione delle forze dell’ordine, a cui va tutto il mio riconoscimento, sono scandalose” ha commentato la neo deputata “già il 4 ottobre del 2019, da consigliera comunale, convocai la commissione di vigilanza proprio per segnalare alcune criticità che avevo rilevato sulla gestione del canile. In quell’occasione alla dirigente al ramo, la dott. Piscopo, furono evidenziate le violazioni del capitolato che il comune di Acerra aveva stipulato con il canile in particolare non vi era un archivio che collegava la foto di ogni cane al microchip, unico modo per identificare e supervisionare lo status degli stessi. Passarono dei mesi e mi fu risposto che era tutto a norma” afferma in modo amaro.
Continua “dopo ulteriori segnalazioni degli attivisti dell’ENPA, con l’attivista Lina Giardinetto, effettuai un sopralluogo presso il canile di Brusciano per constatare lo stato dei fatti. In quell’occasione, mi fu negato l’accesso con la giustificazione che i cani di Acerra erano allocati presso la sede di Marigliano, cosa che nuovamente andava in conflitto con ciò che era stato comunicato al Comune. A questo punto scrissi nuovamente alla Segretaria Comunale evidenziando tutte le violazioni rilevate e segnalatemi anche dall’ENPA, la risposta fu l’ennesima affermazione oggi smentita clamorosamente dalle immagini che provengono da canile“.
Conclude in modo netto “ogni anno il comune di Acerra paga circa 250mila euro ai gestori del canile La Sfinge, alla luce di ciò che è stato scoperto e le denunce ignorate di questi anni, chi pagherà per la mancata tutela dei nostri animali e su questa truffa ai danni dei cittadini acerrani? – aggiungendo un impegno – su questo ennesimo scandalo presenterò un’interrogazione alle parti competenti“.
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