• Ven. Mar 29th, 2024

Sparanise. “La metà di me”, il nuovo singolo di Erik

Sta per arrivare “La metà di me”, il nuovo singolo del giovane cantante di Sparanise Erik. Lo abbiamo intervistato per voi

SPARANISE. Per sentirci più uniti in questi giorni così difficili, la musica è la sola risposta che a volte ci è venuta alla mente. C’è chi della musica ne ha fatto uno stile di vita perché senza proprio non riusciva a starci. Erik, giovane cantante di Sparanise, trasferitosi a Zurigo ha deciso di scambiare quattro chiacchiere con noi e darci qualche anticipazione sui suoi successi.

Lo abbiamo lasciato sul palco dell’Ariston di Sanremo, vestito del suo rock con gli occhi gonfi di lacrime per la gioia per avercela fatta, per aver portato a termine un altro traguardo, dopo aver realizzato il suo sogno quello di diventare un cantante. Un sogno diventato realtà  che coltivava fin da bambino. Lo scorso anno con il suo primo singolo vince il “Music Award a Sanremo”, premiazione più che meritata che gli fa avere ancor più successo e riconoscimenti. Che sia un cantante affermato nel suo paese si origine sparanisane ormai lo sanno tutti, ed è un vero orgoglio per parenti amici e tutti quelli che lo conoscono.

Tramite i social siamo riusciti a contattarlo e a sapere un po’ di lui, della sua musica e di come passa il tempo in questi giorni così difficili lontano da casa.

Chi è Erik? Com’è nato il rapporto con la musica e l’idea di diventare un cantante?

Erik è un cantautore come tanti con una forte passione per la musica e i problemi sociali. La sua anima è “un’anima rock”. Con le sue canzoni narra: sia storie che vede che sente, sia della sua vita, del rapporto che ha con gli altri, con la sua donna, con il mondo della musica e tutto ciò che lo circonda.

Il mio rapporto con la musica nasce da giovanissimo, quando frequentavo le elementari, quando cantavo nel coro della scuola. L’idea di diventare cantante però non nasce in quegli anni, ma immediatamente dopo. Prima ero uno strumentista suonavo e dopo di conseguenza ho iniziato a scrivere le prime canzoni. Prima avevo intrapreso una carriera sportiva nel calcio, ma situazioni particolari mi hanno riportato a casa. Da li ho iniziato a scrivere con la prima band dove avevamo ideali un po’ forti. Tralasciando questo particolare arrivando ad oggi, con la maturità e la consapevolezza di un ragazzo di 30 anni, che incomincia ad essere non più un ragazzo ma un uomo e ha voglia di cantare e i conquistare il mondo con la sua musica, le sue note e le sue parole. Questo  ciò che mi lega tra musica e diventare un cantante

Anche tu vivi giorni difficili, parlaci della tua “nuova” giornata ora che sei a casa…

Chi fa il musicista e ha la passione per la musica, vive per la musica ha la fortuna di poter continuare a lavorare anche da casa. Considero questo periodo nuovo come un’occasione per comporre materiale e farlo nel miglior modo possibile, visto che il tempo c’è. Di sicuro mi mancano moltissimo i live e l’aver dovuto sospendere la lavorazione di nuovi singoli in sala registrazione. Ma sono comunque contento perché posso ricavare molto da questo periodo che mette alla prova tutti noi.

La cosa che ti preoccupa di più di questa tua inedita situazione?

Le mie preoccupazioni  sono come quelle di molti. Le prime sono rivolte alla mia famigli,ai miei cari che sono lontani. Sono preoccupato per il lavoro,per la salute i generale,  per l’economia in generale. Vivere nell’incertezza è la più grande preoccupazione. Una cosa è certa non dobbiamo avere paura della paura e tutto andrà nel migliore dei modi,

C’è un brano, secondo te, che ti rispecchia maggiormente?

Il brano che mi rispecchia maggiormente è “Provaci” ancora non in uscita come singolo. Una canzone dove parla della difficoltà giornaliere che ci sono per arrivare al proprio obiettivo e nonostante questo non si smette mai di dare il massimo e provarci anche a costo di dover lottare contro tutti gli ostacoli che ti si pongono davanti. Diciamo un invito e un incoraggiamento ad andare avanti senza stancarsi mai di avverare i propri sogni.

Se dovessi descrivere la tua persona sul palco e fuori dal palco utilizzeresti gli stessi aggettivi?

Assolutamente si. Io sono sul palco come sono nella vita un’unica persona. Naturalmente sul palco occupi un ruolo diverso nel senso che devi essere te stesso trasportato nel mondo della musica. Nella vita normale gli aggettivi sono sempre gli stessi perché non subisco grandi cambiamenti a livello di personalità, quindi penso di essere me stesso in ambe due i casi.

Parliamo dell’esperienza Sanremo. Ti aspettavi di vincere?

Sinceramente non mi aspettavo questo riconoscimento al “Casinò i Sanremo” mi ha fatto molto piacere inaspettato. Piacevolissimo e Graditissimo e spero con tutto il cuore di averlo meritato, n mia coscienza sono così. Mi metto sempre in discussione. Ma come si dice da noi “ Voce di popolo voce di Dio”, ho accettato a braccia aperte questo riconoscimento e spero di averne altri in futuro.

A breve uscirà il tuo nuovo album ce ne vuoi parlare?

Si! E’ u album che progetto da molto tempo, da qualche anno, perché volevo che fosse importante per me ,per la mia crescita e per il mio pubblico. Che non fosse un album fatto solo per tirare fuori  una nuova raccolta. Mentre quello che io voglio dare è  qualcosa di più! Cioè qualcosa di veramente importante. Le più belle canzoni che ho scritto, le più significative, cerco di essere singolare e quindi vorrei dare il mio apporto personale alla musica con un album completamente nuovo non copiato, singolare, che parla di me della gente e spero che piaccia.

Come si chiama il tuo prossimo singolo e con chi collaborerai?

Il mio prossimo singolo si intitolerà “La metà di me” e parla del rapporto speciale che ho con mia madre, la donna più importante della mia vita. Di seguito ci sono le mie sorelle, ci sono le mie amiche, accanto a mia madre c’è mio padre, è sottointeso quando parlo di mia madre parlo anche di mio padre, però il brano è dedicato a lei. E’ un Rock leggero. Un brano che parla d’amore, di affetti, di anima, profondità, lontananza e di quanto sia importante mia madre per me. La mia collaborazione è con la mia manager e la mia etichetta discografica, sia per la scrittura che per la pubblicazione.

E’ un album che parla sempre de tuo Rock?

Si parla del rock della vita in generale, dei singoli individui e comunque cerca di abbracciare ogni tipo di dialogo. Spero che i miei brani ognuno possa farli suoi e che si possa immedesimare in ogni mia canzone per far si che la mia musica abbia un ruolo nella vita delle persone e che possa stimolare l’essere umano. Questo è quello che spero che il mio album possa portare alle persone.

Questa più che una domanda è un appello, perché le persone dovrebbero seguirti, sentire la tua musica?

Spero che la mia musica possa piacere (ma anche non piacere). Mi appello alle persone che non amano le grandi raccomandazioni le persone che sono umili. Cerco di mantenere la mia umiltà attraverso i miei testi. Il mio percorso è il frutto di un lavoro di 3 anni da cui poter trarre qualcosa di positivo. La musica segna la vita di ognuno di noi. E’ quel qualcosa capace di riportarci indietro negli anni e di farci rivivere i momenti più belli che il tempo a portato via con se. Spero di poter esternare tutto il mio amore attraverso le mie canzoni e di incoraggiare i ragazzi come me a credere nei loro sogni e non lasciarli sfumare, anche se il percorso per vederli realizzati sarà duro. Spero che la mia musica possa piacere a molte persone o anche a una sola. Spero che lasci qualcosa nei loro cuori che li segni nell’anima.

Grazie Erik è stato un piacere aver scambiato quattro chiacchiere con te spero di vederti quanto prima. Tienici sempre aggiornati sui tuoi live e i tuoi successi a presto.

Grazie e a presto.

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L’esultanza dopo la vittoria di Music Award a Sanremo
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