16 Luglio 2025

Abbiamo atteso questa terza stagione con trepidazione, e a quanto pare, gli sceneggiatori di Squid Game 3 hanno deciso di non essere affatto scontati

giusto per non deludere quei quattro fan che avevano ancora un briciolo di speranza nel genere umano

Squid Game 3 – Trailer

Per la Rubrica “Cose Serie” oggi parliamo di Squid Game 3 – il finale (forse) definitivo.
Finalmente, dopo notti insonni popolate da bambole assassine, giostrine musicali e ricordi traumatici della sigla cantata da un demone travestito da carillon, eccoci qui: la terza stagione. In fondo, ci siamo affezionati a questi disperati. O meglio, ci siamo affezionati al malessere cronico di Gi-hun, che trascina la sua esistenza come se stesse cercando un Wi-Fi nel deserto.

 Riassunto non richiesto ma necessario

La seconda stagione? Non la ricordate? Non preoccupatevi: Netflix non vi aiuterà. Ma voi cliccate qui lo stesso, così fate finta di sapere tutto.

Nel frattempo, il nostro caro Gi-hun fa di tutto per tornare sull’isola dei giochi, anche se nessuno glielo ha chiesto. Anche il poliziotto, fratello del Frontman, è ancora vivo , miracolosamente , e ancora ossessionato da quella scogliera e dal trauma mai risolto.
Spoiler: sì, il Frontman è sempre lui. No, il nonnino non torna. Sì, ci mancherà. Forse. Ma il nuovo Frontman è bello, tenebroso, e ha lo sguardo di chi non ha mai pagato l’IMU.

Giochi, colpi di scena e pancioni digitali

Dopo vari cliffhanger (tradotto: gente che sparisce nel nulla e ritorna con più cicatrici e meno credibilità), la rivolta contro i giochi è iniziata. Il Frontman partecipa… poi ci ripensa… poi torna cattivo. Insomma, ha i dubbi esistenziali di chi cambia idea ogni tre episodi.

Il colpo di scena? La giocatrice 222 è incinta , e ovviamente partorisce una bambina creata con l’AI.
Colori fluo, occhi da pupazza giapponese e zero verosimiglianza: la figlia di 222 sembra uscita da un cartone animato sponsorizzato da Google. Ovviamente, i VIP vogliono farle del male , perché no? Tanto la morale l’abbiamo lasciata nel 2021.

E mentre 456 (Gi-hun) si trasforma in un Batman sociopatico che protegge l’infanzia e disprezza il capitalismo (dopo averci sguazzato), la lotta prosegue. Tra squadre di X (chi vuole abbandonare) e Cerchi (chi vuole continuare a morire lentamente), ci viene offerta una scelta etica: restare o scappare. Indovinate? Restano tutti. Perché sì! Avranno la Tari da pagare…

Violenza e filosofia spiccia

La stagione abbonda di sangue, organi venduti, bare a forma di pacco regalo (Amazon è avvisata) e giochi infantili che diventano mortali.
C’è anche il ritorno del traffico d’organi, con la guardia 11 che non ha mai superato i suoi traumi e dopo una maratona di ‘La Casa di Carta’ vuole fare l’eroina.

Ma Squid Game 3 vuole anche essere profondo: “Che cos’è la vita?”, “I soldi comprano la felicità?”, “Cosa faresti per sopravvivere?”.
Spoiler: la risposta è sempre “molto poco se non sei il protagonista”.

I personaggi (chi brilla e chi no)

  • Nonnina 149: dolce, tenera… probabilmente troppo per sopravvivere.
  • 222: incinta, empatica, fashion.
  • 333: indegno. Sì, proprio così.
  • 120: la paladina del gruppo, sempre lì a salvare tutti.
  • 007: inserito solo per far numero. Grazie per niente.

E poi ci sono i VIP, sempre più grotteschi, assetati di sangue e con il gusto estetico di un rave illegale in un centro commerciale.

Il finale (e l’inevitabile spin-off)

Il Frontman, dopo aver accarezzato l’idea della redenzione, torna a essere un villain da manuale. Ma nel finale si redime. Forse. Diciamo che fa una cosa buona una volta e tutti lo perdonano.

La vera sorpresa? Cate Blanchett, che compare a Los Angeles come reclutatrice. Sì, proprio lei. Oscar e tutto.
A quanto pare Squid Game è diventato internazionale, e adesso ci sarà un nuovo capitolo… negli Stati Uniti. Con giochi coreani. Perché? Perché sì. Perché Netflix. Perché spin-off.

Valutazione finale: ★★★☆☆ (3 su 5)

PRO: ritmo decente, buoni momenti emotivi, produzione impeccabile.
CONTRO: forzature, troppe svolte da soap opera, bambole AI inquietanti, e dialoghi a volte degni di una telenovela messicana.
Squid Game 3 prova a essere profondo, filosofico e brutale. Riuscendoci… a metà.
Un po’ come quando provi a cucinare gourmet e finisci con un 4 Salti in Padella. Ma almeno il piatto è colorato, no?

Ciò non toglie che il finale dei giochi…beh è stato davvero emozionante.

🎮 Live su Twitch: IlVecchioNerd

di Marianna D’Antonio

Scrivo di tutto ciò che mi incuriosisce, mi affascina o faccio alzare un sopracciglio: dalle serie TV ai casi di Cronaca, dall’Arte alla Medicina, passando per i personaggi che fanno (o disfano) la Storia. Giornalista per vocazione, osservatrice per istinto, mescolo ironia e analisi come se fossero spezie: mai troppe, mai banali. Amo i dettagli, odio la superficialità, e trova sempre un modo per rendere interessante anche quello che (sulla carta) non lo è. Se non sto scrivendo, sto sicuramente leggendo, guardando, ascoltando o preparando il prossimo spunto brillante da trasformare in articolo.

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