• Gio. Mar 28th, 2024

Casagiove. E dai quartieri parte la protesta:”Stop al pagamento della Tari”

Una situazione vergognosa che non ha fine

Dopo la fine del mandato alla nota azienda Barbato, il problema non trova la fine di questo incubo

CASAGIOVE. Mentre l’amministrazione comunale si prepara a lanciare l’estate in una città dove si trovano numerose strutture abbandonate, vedi la bellissima immagine del campo sportivo in via Quartiere Nuovo, l’emergenza rifiuti purtroppo non conosce la fine definitiva.

Numerose saranno le serate che si svolgeranno in piazza Mercato, a proposito pulita proprio ieri dagli operatori ecologici della azienda di Teverola dopo i tantissimi richiami, oggi nonostante la pulizia della piazza iniziamo questo forte racconto che parte come è noto, nel gennaio scorso quando la nota società Nova Ecology  è stata accompagnata alla porta dall’amministrazione comunale che ha applicato una forte risoluzione contrattuale con la ex Termotetti per la mancata iscrizione della Nova nella white list della prefettura. Accompagnata alla porta sì, ma fatta entrare dalla finestra, perché l’ente specificava che la società avrebbe dovuto continuare il servizio, interrompendolo nel momento in cui il comune avrebbe comunicato la sostituzione con un’altra impresa, l’esasperazione del problema purtroppo aumenta sempre di più, l’immondizia ha superato oggi il livello di drammaticità che non conosce fine nella nostra Casagiove.

Riempire piazza degli Eroi con i sacchi della spazzatura questa è l’idea che ieri girava tra i commercianti del centro storico della città. Questa è l’idea che sta unendo i rioni, i condomini, i quartieri ed i comitati interi. Il ‘Monnezza Day’. Un Girotondo di rifiuti per protestare contro la vergognosa << situazione indecorosa>> che ormai ha raggiunto un livello di criticità intollerabile ed umiliante causato ahinoi dalla assoluta negligenza politica dell’amministrazione del sindaco Corsale. Ognuno porterà un sacco di immondizia da indossare oppure una scopa o ramazza». Sarà consegnato al sindaco un bidoncino per la raccolta differenziata evidenziano ieri in maniera esasperata i commercianti. Si manifesterà se la situazione non cambia davanti al Comune portando lo stesso, ingombrante e nauseabondo, disagio che i residenti patiscono uscendo di casa. Un gesto eclatante per rispondere al primo cittadino che afferma ribadendo sulle altre testate giornalistiche: «L’amministrazione lavora in silenzio»

Frasi che provocano rabbia e irritazione, e allora il parco San Vincenzo de’paoli, il rione Santa Caterina, il rione San Francesco, la zona 167, Cuccagna, l’Appia, Santacroce tutti si stanno scocciando per affermare ognuno la verità del proprio pianerottolo, del proprio marciapiede invaso dai sacchi. «È vergognoso, c’è una puzza assurda», si lamentano i cittadini del rione Santacroce. Nel parco San Vincenzo le immagini sono eloquenti i condomini propongono: «Denunciamo in massa alle forze dell’ordine e a tutti i medici. La puzza stamattina è insopportabile». Dalle foto si contano almeno trenta sacchi ammonticchiati a caso con scatoloni misti a cartoni e ingombranti tra cui l’umido in bella vista. In via Quartiere Nuovo l’immondizia giace come una meravigliosa ‘opera d’arte’. E nonostante i disagi i cittadini dovranno continuare a pagare la Tari. L’altra protesta che prende forma riguarda proprio il portafogli degli utenti. Nei vari quartieri si inizia a pensare ad una raccolta firme per sottoscrivere lo sciopero della Tari . Tutti per Casagiove. I cittadini vogliono alzare la voce per protestare sotto il palazzo di via Jovara contro il sindaco Corsale proponendo una class action subito, ovvero una «domanda collettiva di risarcimento rivolta contro la mancata raccolta e/o asporto parziale dei rifiuti nei cassonetti in strada».

Che sia chiaro, la Nova Ecology ha continuato sempre ad occuparsi della raccolta dei rifiuti prodotti dai casagiovesi, come legge prevede, visto il rischio di essere seriamente accusata di totale  abbandono di pubblico servizio. L’abbandono che poi è realmente avvenuto il 25 luglio. Una situazione che, come scrive in un durissimo comunicato la stessa Nova il 19 luglio, sarebbe stata pilotata da “qualcuno” (l’amministrazione comunale?) per arrivare oggi allo “sfinimento” totale dell’azienda, per poter chiamarne poi in maniera diretta un’altra. Ed è quello che è successo realmente il 25 luglio. Ovviamente questo non significa che nelle stanze di via Jovara si sia lavorato oggi per giungere realmente al risultato denunciato dalla società che si occupava del servizio di raccolta rifiuti fino al giorno elencato, Il comune di Casagiove, visto proprio l’abbandono paventato e poi avvenuto della Nova Ecology, il giorno 27 luglio, con un’ordinanza subito firmata operativamente dal sindaco Roberto Corsale, che annunciava apertamente l’interruzione del servizio della società e l’immediata individuazione per la sostituzione del Gruppo Barbato Holding di Teverola, la cui proprietà oggi è legata da un vincolo parentale con il neo primo cittadino della città di Teverola, Tommaso Barbato, cugino del patron della società scelta dal comune di Casagiove. L’ affidamento dei lavori è terminato il 2 agosto, ora il silenzio è calato su Casagiove. I cittadini sono apertamente stufi della situazione «stamattina un coro di dissenso è partito dal parco San Vincenzo, nessuno vuole pagare la tassa sui rifiuti durante il periodo del grave disservizio, tutti stamattina hanno espresso una seria ma soprattutto forte preoccupazione». Noi ci auguriamo la risoluzione del problema, i cittadini meritano la tutela della salvaguardia del proprio ambiente. Il pagamento della tassa sui rifiuti non si può interrompere; l’obiettivo è ottenere la restituzione di parte o del totale dei tributi già pagati. Ormai la legge, è del 2013, la sanno tutti a memoria: «la TARI è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa nel caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato completamente una situazione riconosciuta dall’Autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente». Intanto il problema non trova una risoluzione definitiva ad oggi. Non possiamo più aspettare affermano i cittadini – rischiamo ampiamente il baratro affermano invece i commercianti del centro storico– vogliamo capire i responsabili di questo errore che oggi continuano a fare promesse su promesse.

Casagiove  – proseguono ancora stamattina i condomini del parco San Vincenzo – non può più apertamente schierarsi con le bugie del Comune cittadino. Il nostro territorio non ci sta a diventare la pattumiera della provincia di Caserta e se non si interverrà immediatamente per arginare questo problema non possiamo che prevedere ulteriori nuove forme di protesta da parte dei residenti dei quartieri. Prima di pensare a sospendere le bollette della spazzatura per l’amministrazione potrebbe arrivare ben prima un’altra punizione. Quella irrogata dai cittadini e commercianti esasperati.

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Di Thomas Scalera

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