Vairano. Consulte, le perplessità di Martone

Una delle prime iniziative importanti promossa dall’ attuale Maggioranza guidata da Cantelmo è stata la costituzione delle Consulte. Cosa importante a cui incita, insieme ad altri strumenti di coinvolgimento popolare, il Testo Unico sugli Enti Locali,267/2000. Tuttavia non abbiamo trovato di buon gusto, ne condividiamo, la logica di composizione di questi Organi Consultivi secondo criteri di proporzionalità maggioranza-minoranza. Il coinvolgimento popolare lo deve decidere il Popolo non possono essere pura emanazione del potere politico-amministrativo,ovviamente secondo regole e regolamenti specifici che richiedono candidature,partecipazione e professionalità. Impostando qualsiasi regolamento di una Consulta Popolare con la logica della spartizione di presenze tra maggioranza e minoranza si va verso il fallimento sicuro.

In Consiglio Comunale, durante la prima discussione, già proponemmo di fare diversamente. Per noi era,in primo luogo, logico ed opportuno partire da un Albo delle Associazioni esistenti sul territorio e non chiudere la partecipazione alle Consulte mettendo un minimo ed un massimo.

Ovviamente, come al solito, non ci fu riscontro positivo perché per la Maggioranza continua nell’errore di ritenere che facendo una cosa proposta dalla Minoranza avrebbe il significato di una SCONFITTA POLITICA.

Alla fine però si sono sconfitti da soli perché si è arenato tutto, anche l’ unica Consulta su Informatica e Trasparenza formatasi, perché ci sarebbe una scarsa presenza di donne nella Consulta e quindi va modificato il regolamento per un fatto di pari opportunità nei confronti del Gentil Sesso.

Ancora una volta non hanno la visione della Consulta Popolare rivolta a tutti coloro che vogliono partecipare ma solo ad alcuni NOMINATI DALLA POLITICA.

Bisogna tenere ben presente che i BENI COMUNI sono beni pubblici sociali, ossia le cui utilità essenziali sono destinate a soddisfare bisogni corrispondenti ai DIRITTI CIVILI E SOCIALI DELLA PERSONA, essi non possono essere affermati e gestiti attraverso percorsi di spartizione partitica, ma siano la sintesi delle proposte, delle esigenze e delle istanze delle persone senza far prevalere sempre le SOLITE SPARTIZIONI POLITICHE E NON DEVE ESSERE IL CONTENTINO PER I SILURATI DELLA POLITICA.

La categoria dei BENI COMUNI si contraddistingue per essere, tali beni, SOTTRATTI ALLA LOGICA DELL’ ESCLUSIVO.

A questo punto noi non possiamo non criticare questa inerzia e questi ritardi inutili. Certo,il Sindaco ha anche notificato ai capigruppo una sollecitazione per chiudere al più presto l’adeguamento dello STATUTO E DEL PIENO DI SICUREZZA. Ci siamo impegnati e ci stiamo impegnando affinchè a breve queste due condizioni pregiudiziali siano risolte. Ciò non toglie, ne limita, l’autonoma iniziativa per costituire gli strumenti di partecipazione popolare. Per questo annunciamo che per il prossimo Consiglio chiediamo di dar vita A UNA COSTITUENTE DEI BENI COMUNI con al suo interno la composizione delle CONSULTE TEMATICHE. Naturalmente ribadiremo di uscire dalla logica delle spartizioni, dando la possibilità a ogni residente, mediante risposta a specifico AVVISO PUBBLICO DI CANDIDATURA, di iscriversi alle CONSULTE; naturalmente ivi compresi i migranti, i gruppi, le associazioni, i comitati operanti sul territorio cittadino e che si rispecchiano nei valori della COSTITUZIONE.

Per il Gruppo Consiliare Torre

Gianpiero Martone

Da Thomas Scalera

Thomas Scalera, noto anche con lo pseudonimo di Il vecchio Nerd è un giornalista, scrittore e youtuber italiano. Nel panorama italiano si è distinto nella divulgazione del mondo anime, specialmente quelli a cavallo degli anni 70 e 80.

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