Saluto ai pensionati dell’IC Garibaldi Montalcini di Vairano Patenora
Il 30 giugno, a chiusura del Collegio dei docenti, la dirigente scolastica Prof.ssa Rosaria Iavarone ha voluto rendere omaggio a undici insegnanti e a una collaboratrice scolastica che, con dedizione e passione, hanno contribuito a scrivere la storia dell’IC Garibaldi Montalcini. Un momento carico di emozione, celebrato con fiori e targhe ricordo, ha segnato la chiusura di “un importante capitolo per la nostra comunità scolastica”.
Tra gli insegnanti in pensione figurano: Carmelina Lanfredi della Scuola dell’Infanzia, Patrizia Chiello, Angela Mastrati, Nunzia Ciliento, Rossana Maria Eremita, Maria Antonietta Racca, Anna Izzi e Giuseppina Del Sesto della Scuola Primaria, ancora Mario Nassa, Maria Rosa Ginocchio e Marisa Robbio della Scuola Secondaria di Primo Grado e Rosa Mariano collaboratrice scolastica.
La dirigente Iavarone ha voluto dedicare a ciascuno di loro parole di riconoscimento per l’impegno e la passione profusi nel corso degli anni. “Siete colonne della nostra scuola”, ha affermato, sottolineando come ognuno, a modo suo, abbia contribuito a migliorare l’ambiente educativo, consapevole che il loro ricordo, i loro insegnamenti rimarranno nei cuori non solo degli alunni, ma saranno da esempio per tutti i colleghi. Nel “congedare” la docente Anna Izzi, la Dirigente le ha annunciato di aver avuto un riconoscimento da parte del Ministero, “un premio fedeltà per aver garantito la continuità e la stabilità ai propri alunni senza mai chiedere il trasferimento nonostante risieda fuori provincia”.
La cerimonia è stata caratterizzata da un clima di grande commozione, con lacrime e sorrisi che hanno accompagnato i saluti. È stata una celebrazione che ha messo in luce non solo il valore professionale, ma anche quello umano di ciascuno dei pensionati, che lascia un’eredità importante per le future generazioni di studenti e docenti.
Tutti i presenti, docenti e non, dell’ IC Garibaldi Montalcini, hanno applaudito commossi e, in coro, hanno augurato ai colleghi “buona vita”.
Thomas Scalera