Minaccia la dipendente di una lavanderia a Vitulazio
VITULAZIO. Sarà stato il caldo da record di questi giorni o probabilmente la mancanza di ordinanze a favore del decoro pubblico a indurre un 32enne della ex Jugoslavia, in Italia senza fissa dimora, a tentare un “colpo” in un esercizio commerciale a torso nudo e pantaloncini. E’ accaduto ieri alle ore 19 a Vitulazio.
L’uomo, senza addosso la sua maglietta rossa che invece teneva tra le mani, è entrato nella lavanderia di via Pietro Lagnese intimando alla 25enne dipendente dell’esercizio commerciale di consegnargli l’incasso giornaliero. Al suo rifiuto, allo scopo di indurre la ragazza a cedere alla richiesta, ha iniziato a battere forte i pugni sul banco di consegna e ritiro degli indumenti alzando anche il tono e il livello delle minacce. In tale fase è giunto il fidanzato della vittima che è stato anch’egli minacciato di male ingiusto.
E’ in quel momento che la donna ha trovato il coraggio di chiamare i carabinieri mettendo così in fuga il malintenzionato che, mentre si allontanava, con il pugno, avvolto nella sua maglietta rossa, ha infranto il vetro di una Fiat Grande Punto parcheggiata nei pressi della vicina Chiesa, di proprietà del parroco, rifugiandosi poi all’interno della vicina casa comunale dove è stato bloccato ed arrestato dai militari dell’Arma e dai Vigili Urbani. Condotto in caserma i carabinieri hanno accertato che su di lui pendeva un provvedimento di revoca del decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso in data 16.12.2019 dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Napoli – ufficio esecuzioni penali. L’arrestato è stato quindi tradotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.