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Cantelmo si tutela e chiede a FareAmbiente di rinnovare il certificato antimafia

ECCO L’ARTICOLO USCITO OGGI SU LA GAZZETTA DI CASERTA.

Vairano Patenora. “Non appena ho avuto notizia dai giornali che la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti nel comune che amministro era potenzialmente coinvolta nella nota vicenda giudiziaria, ha chiesto per iscritto alla Prefettura di informarmi in merito all’affidabilità di questa azienda. Dopo qualche giorno insieme al vicesindaco Stanislao Supino mi sono recato in Prefettura ed ho parlato con la con il Viceprefetto dottoressa Vittoria Ciaramella.” Queste le parole che il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, utilizza per raccontare la sua posizione in merito alla società FareAmbiente che farebbe capo in maniera occulta all’imprenditore di Marcianise, Angelo Grillo. L’organo territoriale di governo avrebbe rassicurato almeno in parte sull’assenza dell’interdittiva antimafia per l’impresa specializzata nella raccolta rifiuti e con sede a Ciampino, ma l’amministrazione vairanese, insieme a diverse altre, sta seriamente valutando l’opportunità di una rescissione dei rapporti contrattuali. L’inchiesta sugli affari sporchi all’Asl di Caserta ha scatenato un’evidente preoccupazione in molte amministrazioni comunali della provincia di Caserta. Lo stato di massima allerta è stato determinato dalla circostanza che molte società e cooperative che fanno riferimento all’imprenditore Angelo Grillo (direttamente o anche solo indirettamente), gestiscono servizi pubblici per conto degli enti locali, soprattutto nell’area dell’Alto casertano. Dopo l’arresto dell’ex consigliere di Marcianise (insieme con i due figli), organico al clan dei Belforte secondo le accuse contenute nell’ordinanze del gip Isabella Iaselli, FareAmbiente è sicuramente una di quelle sigle che non fa dormire sonni tranquilli agli amministratori e agli uffici comunali preposti. “Ma” spiega ancora Cantelmo “Io voglio solo evitare che i nostri servizi si interrompano senza preavviso o che un’azienda che si potrebbe rivelare non pulita lavori sul nostro territorio. Proprio con questa idea ho anche inviato all’azienda con sede a Ciampino un preavviso di possibile rescissione del contratto.Ho chiesto a FareAmbiente di presentare un certificato antimafia aggiornato ad oggi e, in via cautelare, ho anche chiesto ad alcune aziende che si occupano di rifiuti di inviarmi qualche preventivo affiché gli uffici possano essere pronti a fare in modo che il servizio venga sospeso per il minor tempo possibile”. Infatti la società con sede a Ciampino, alla quale più di qualche Comune di Terra di Lavoro ha affidato la raccolta dei rifiuti sul proprio territorio, farebbe riferimento alla famiglia Grillo, a quanto pare attraverso delle quote societarie detenute da qualche familiare. Insomma più di un elemento avrebbe spinto diversi sindaci a recarsi presso la prefettura per chiedere informazioni sul da farsi. A Caserta ci sarebbero state rassicurazioni sul fatto che FareAmbiente non è destinaria, almeno finora, di un’interdittiva antimafia, ma gli amministratori starebbe valutando seriamente l’opportunità di una rescissione dei rapporti contrattuali. STEFANO PECCERILLO

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