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Coronavirus, Conte: “Stop in tutta Italia alle attività produttive non essenziali”

L’annuncio del premier Giuseppe Conte: “E’ la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. Uniti ce la faremo”

“Oggi abbiamo deciso di chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nella tarda serata di ieri in diretta Facebook.

Conte ha assicurato che “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”. Ma “al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Le nuove misure scatteranno da lunedì 23 marzo: a quanto si apprende, non rientrano nelle chiusure le edicole, i benzinai, i media e le tabaccherie.

“E’ la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. Uniti ce la faremo”, ha concluso il presidente del Consiglio.

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