Elezioni parlamentari polacche 2023

Si è ormai prossimi al momento della verità in Polonia, dove è in corso lo spoglio dei voti che decreterà il vincitore di queste elezioni parlamentari. I cittadini polacchi sono stati chiamati al rinnovo dell’Assemblea nazionale, ossia il Parlamento polacco, il quale si divide in due rami: il Sejm e il Senat. Tra essi vige un bicameralismo imperfetto, ovvero hanno poteri diversi. Il Sejm è composto da 460 membri e rappresenta la camera bassa e ha un’importanza politica maggiore del Senat che è costituito da 100 membri rappresentando la camera alta. Quando le due camere sono riunite in seduta comune parliamo di Assemblea nazionale, presieduta dal maresciallo del Sejm. Esattamente come il “Bel Paese” anche la Polonia ha assunto come forma di governo la Repubblica parlamentare, ma ciò che le differenzia è la tipologia di bicameralismo (terminologia che sta a indicare la composizione del Parlamento in due camere) perché in Italia vige quello perfetto, ossia le due Camere hanno gli stessi poteri. Attualmente gli exit poll mostrano un quadro non facilmente decifrabile. Il PiS (Diritto e Giustizia), guidato da Jarosław Kaczyński, sembra che si attesterà al 37% dei voti, ma non sufficiente per governare. Vinse le precedenti elezioni politiche del 2019, in cui si confermò con una maggioranza del 43,59% al Sejm e del 44,56% al Senat, riusciendo ad ottenere un totale di 244 seggi tra camera bassa e camera alta. Esprime anche l’attuale Presidente del Consiglio dei ministri, Mateusz Morawiecki, e aderisce in Europa all’ECR, ossia al Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei, guidato dal Presidente del Consiglio dei ministri italiano Giorgia Meloni. Assume posizioni conservatrici, atlantiste ed euroscettiche. Gli exit poll ci dicono invece che la Ko (Coalizione Civica), di animo profondamente europeista, liberale, ambientalista e progressista, raggiungerà il 32%. La Coalizione è composta da un scenario quadripartitico (Piattaforma Civica, Nowoczesna, Iniziativa Polacca, Partito Verde) ed è guidata da una leadership collettiva, costituita da Donald Tusk, Katarzyna Lubnauer, Barbara Nowacka, Małgorzata Tracz, Wojciech Kubalewski, sebbene la Ko trovi il suo punto di forza nella Piattaforma Civica di Tusk e in quest’ultimo stesso, in corsa per rivestire il ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri. Tusk ha già ricoperto queste vesti in passato ed è anche stato Presidente del Consiglio Europeo e prima di passare il testimone a Manfred Weber, Presidente del Partito Popolare Europeo, partito che attualmente gode del maggior numero di europarlamentari. La Coalizione Civica alle precedenti elezioni parlamentari polacche del 2019 ne uscì sconfitta dal PiS, ottenendo al Sejm il 27,40% e al Senat il 35,66% dei voti. Gli exit poll danno la Terza Via al 13% e La Sinistra sembra che otterrà il 9%. Si è quasi certi che a rappresentare la nuova guida del Paese sarà l’opposizione filo-Ue (Coalizione Civica, Terza Via e La Sinistra) arrivando ad occupare 248 seggi su 460 al Sejm. Ma in situazioni simili non è mai detta l’ultima parola, in quanto il PiS è comunque il partito più votato. Basti pensare che Diritto e Giustizia al momento si sta collocando sul 40%. Bisognerà soltanto attendere per scoprire quale sarà l’esito di questa ardua sfida tra nazionalisti ed europeisti.

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