
“I medici ora
sono in grado di eutanizzare i bambini disabili, malati o morenti in base alle
nuove leggi
Il Canada ha appena introdotto una nuova legge che legalizza
l’eutanasia per i genitori che vogliono che i loro medici uccidano i loro
bambini malati, disabili o morenti. L’eutanasia in Canada è legale ormai da
poco più di un anno, ma i pediatri hanno riferito di una “domanda crescente” di
eutanasia di bambini e neonati, cosa che non era precedentemente consentita. La
legge canadese consentiva il “suicidio medico assistito” per malati terminali
o adulti sofferenti che potrebbero legalmente “fare volontariato” per porre
fine alla propria vita. Questa legge non è stata estesa ai bambini in quanto si
ritiene che un minore non sia in grado di acconsentire alla propria morte. Ora,
la nuova legislazione passerà la responsabilità di morte consensuale ai
genitori, permettendo loro di decidere se eutanilizzare il loro bambino.”
Questo è, in sintesi, quanto si apprende dalle testate contro l’eutanasia in
Canada. Un fatto che ha dell’inverosimile. È vero, “ogni caso andrebbe trattato
come caso a sé” (come afferma il dott. Hamrendt), ma è anche vero che la
richiesta sempre maggiore di far cessare la vita dei propri figli (e già questa
frase è di difficilissima scrittura e lettura, qualsiasi sia la ragione) è in
costante aumento. In Canada, come risaputo, è da poco più di un anno che è
entrata in vigore la legge che consente l’eutanasia, un po’ come nel modello
Svizzero. Eppure sembra che a questa “eventualità” dell’utilizzo “legale” della
legge (il lettore scuserà il gioco di parole), i legiferatori non avessero
pensato. O almeno non lo avessero fatto in modo approfondito, in maniera tale
da scongiurare un utilizzo quantomeno improprio, almeno sotto il profilo etico,
di tale soluzione. Infatti poco possono fare i medici che si ritrovanom a dover
atturae direttive imposte da una legge che, come si può notare, ha tante
lacune, troppe.

Sostieni V-news.it
Caro lettore, la redazione di V-news.it lavora per fornire notizie precise e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.