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I misfatti del Risorgimento: la Questione Romana

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Come molti oramai sanno la Storia del Risorgimento è piena di misfatti. Per fare l’Italia unita bisognava annettere tutti gli storici Stati che componevano la Penisola Italiana. Tra questi vi era il millenario Stato della Chiesa. Il Papa all’epoca aveva un dominio esteso su ampi territori dell’Italia centrale, mentre il Regno d’Italia rivendicava Roma come capitale. L’Italia si doveva fare quindi lo Stato della Chiesa doveva scomparire. Quando il 17 marzo del 1861 nacque il Regno d’Italia, la capitale era ancora Torino, quindi l’Unità non era ancora realizzata. Roma fu presa nel 1870 con la celebre Breccia di Porta Pia. Il Papa veniva deposto come capo di stato. Si apriva la così detta Questione Romana. Il Papa si sentì prigioniero dello Stato italiano e quindi a tutti i cattolici fu chiesto di non partecipare alla vita politica del Paese. La Questione Romana fu risolta solo nel 1929, con i Patti Lateranensi voluti da Benito Mussolini. Il Papa tornava a essere sovrano di uno Stato, seppur piccolo, quello della Città del Vaticano. La Questione Romana è conclusa, resta ancora da risolvere la Questione Meridionale!

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