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Teano. “Nei prossimi giorni presenteremo un esposto alla DDA di Napoli in merito alle rivelazioni dell’ex pentito Carmine Schiavone che riguardano il presunto interramento di rifiuti nei lavori per la costruzione della terza corsia dell’Autostrada del sole nel tratto che parte da Presenzano e coinvolge Marzano Appio, Caianello, Vairano eTeano e l’area limitrofa” a parlare è il componente dell’associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie Caponnetto, Romano De Luca, che ha annunciato “Abbiamo già inviato un esposto in merito alla Direzione Distruttale Antimafia di Roma e passato il documento anche in Procura ad Isernia”.

La loro è una richiesta di verifica ubicazione interramenti rifiuti tossici ed eventualmente anche radioattivi lungo il tratto autostradale cui faceva riferimento l’ex boss. “Le dichiarazioni di Schiavone confermano i tanti sospetti che già gravavano su tali opere (autostrada e Alta Velocità) in relazione anche allo smaltimento di rifiuti nocivi sulla direttrice nord-sud del Paese ad opera di camionisti prezzolati con ipotesi di interramenti non solo lungo il tratto autostradale ma anche nelle immediate adiacenze di questo, in fosse, cave, fornaci, discariche e quant’altro. Per quanto di competenza di codesta DDA, giova sottolineare quel che risulta,i proprietari dei camion appartenenti alla regione del Lazio non sono mai stati chiamati a chiarire la loro posizione per accertare: 1) chi, o tramite chi, li ha arruolati; 2) chi li retribuiva e se veniva rilasciata fattura; 3) se c’erano degli intermediari che operavano come collegamento; 4) dove essi caricavano il materiale; 5) se essi erano a conoscenza del tipo di materiale che trasportavano; 6) cosa trasportavano e dove scaricavano nei viaggi di andata al nord e per conto di quali aziende; 7) dove dovevano scaricare in base ai documenti di viaggio al ritorno e se,invece,essi deviavano dal percorso e quindi dalla destinazione prefissata…” Chiedono agli inquirenti di acquisire anche la Relazione completa della Commissione Parlamentare Antimafia del 1995 a proposito delle infiltrazioni della camorra nei lavori dell’alta velocità sul tratto Roma-Napoli, Relazione della quale fu relatore l’ex Magistrato e Senatore Ferdinando Imposimato il quale ha tracciato, un quadro agghiacciante di corruzione e collusione con i Casalesi nonché uno sfruttamento illegale della cave esistenti nelle adiacenze della TAV, confermando, così,quanto raccontato da Carmine Schiavone. Chiedono poi alla Direzione Distrettuale Antimafia di avvalersi, per l’individuazione dei siti contaminati, della collaborazione del Generale Sergio Costa, Comandante Provinciale di Napoli del Corpo Forestale dello Stato ed inventore di una tecnica tramite il geomagnetometro per la scoperta di rifiuti interrati fino ad alte profondità. Stefano Peccerillo

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