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Origine del coronavirus, la Cina a Pompeo: “Ha le prove? Ce le mostri”

I cinesi replicano a Mike Pompeo. E da Londra aggiungono: “Nessuna prova sull’origine del virus in laboratorio”

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo “ha parlato molto negli ultimi tempi. Dice di avere enormi prove? Ce le mostri”. Così la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying, in conferenza stampa, sulle “enormi prove” segnalate da Pompeo in un’intervista di domenica alla Abc, sull’origine del coronavirus che sarebbe “sfuggito” da un laboratorio di Wuhan. “Pompeo non può presentare evidenze, perché non ne ha. L’origine del Covid-19 è una questione per scienziati ed esperti”, ha aggiunto Hua.

La Cina inoltre è intenzionata a non dare la priorità all’invito di esperti internazionali per indagare sull’origine del coronavirus fino a quando non sarà sconfitta la pandemia. Lo ha detto l’ambasciatore di Pechino alle Nazioni Unite a Ginevra. “Per sapere se o come avverrà l’invito, in questo momento dobbiamo avere la giusta impostazione di priorità e, d’altra parte, abbiamo bisogno della giusta atmosfera”, ha detto Chen Xu ai giornalisti in un briefing online.

Wuhan

Intanto, il governo britannico è curioso ma non ha “visto alcuna prova” finora sull’ipotesi di un’origine in laboratorio o di una fuga da laboratori del virus del Covid-19. Lo ha detto il ministro della Sanità, Matt Hancock, aggiungendo che “abbiamo esaminato la questione, ma non abbiamo alcuna prova. Non ci sono prove che il coronavirus sia stato prodotto dall’uomo”.

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