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Papà Di Maio: abusive e da abbattare 3 manufatti, c’è l’ordinanza

Come da comunicato Ansa, è stata emessa l’ordinanza di abbattimento per tre di quattro manufatti, di cui risulta essere proprietario Antonio Di maio, papà del vicepremier Di Miao Luigi. La notizia comunque, più del rapporto famigliare, va studiata sotto il profilo della prassi consolidata del costruire abusivamente (non solo in Campania), abusando di terreni non idonei a tali opere e, soprattutto, avvalendosi di manovalanza a buon mercato e spesso a nero. Risulterebbero infatti presenti, in almeno 2 dei 4 cantieri citati, alcuni operai provenienti dall’Africa con i barconi, alcuni senza permesso di soggiorno. La drammaticità, ripetiamo, è da ricercarsi nell’insana sudditanza mafiosa e clientelare che attanaglia il nostro territorio. Purtroppo, per questo Governo (o almeno per la parte “verde” dello stesso), più che combattere la mafia è necessario chiudere i porti.

Di seguito il comunicato ufficiale dell’Ansa:

“(ANSA) – NAPOLI, 5 GEN – E’ stata emessa ordinanza di abbattimento per tre dei quattro manufatti di cui è comproprietario Antonio Di Maio, padre del vicepremier Luigi, ritenuti abusivi dal comune di Mariglianella (Napoli). I proprietari, Antonio e la sorella, hanno ora 90 giorni di tempo per ottemperare al provvedimento comunale.
    L’ufficio tecnico ha rigettato parte delle controdeduzioni presentate dal padre del ministro del Lavoro, ritenendo che solo uno dei manufatti sia stato realizzato prima del 1967, quando è entrata in vigore la legge sull’edilizia. Nelle controdeduzioni, secondo quanto si apprende, Antonio Di Maio ha ammesso l’abuso edilizio di quella che un tempo era una stalla poi resa abitabile. Di Maio senior aveva invece ritenuto, nelle sue controdeduzioni, che gli altri tre manufatti in pietra e lamiera potessero essere sanati sottolineando come fossero stati realizzati prima del 1967. Fatto questo che non è stato ritenuto veritiero per due dei manufatti dall’ufficio tecnico che ne ha deciso l’abbattimento.”

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