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Nuova legge sull’aborto: Arriva la pillola Ru486

Approvata la nuova pillola abortiva,la Ru486. Il Ministro Speranza : “Un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194, che è e resta una legge di civiltà”

aborto

Nuovi cambiamenti per quanto riguarda la legge 194 sull’aborto. La nuova pillola abortiva, la Ru486 non richiede più l’obbligo del ricovero. Tutto avverrà in day hospital, nelle strutture pubbliche e private convenzionate, e le donne possono tornare a casa mezz’ora dopo aver assunto la pillola.

Lo scorso 16 Giugno il ministro Speranza aveva richiesto, al Consiglio Superiore di Sanità,un nuovo parare sull’aborto farmacologico. Questa necessità nasce dal voler evitare il ricovero di tre giorni previsti per la paziente, ma soprattutto, di voler evitare rischi di contagio a causa della pandemia della scorsa primavera e non ancora debellata.

Questa nuova linea guida è un passo avanti ed importante per cui le donne hanno lottato per anni. Non dimentichiamo che fino a qualche decennio fa l’aborto non era consentito e c’erano conseguenze penali per chi lo praticava e per la paziente. La stessa Senatrice Emma Bonino, ha denunciato se stessa di averlo praticato ‘abusivamente’, per aiutare le pazienti in difficoltà.

Qual è l’iter ora?

un ultimo passaggio è atteso dall’Aifa e secondo gli esperti del Consiglio Superiore di Sanità questa tipologia di farmaco può essere somministrato fino a 63 giorni di gestazione, superando la limitazione di 7 settimane in vigore ora. Su questo punto, però, i dibattiti sono ancora accesi.  La paziente potrà recarsi in consultorio o in ambulatorio e dopo mezz’ora potrà tornare a casa.

Il personale dovrà spiegare tutto il procedimento e gli eventuali effetti collaterali del farmaco e dopo due settimane ci sarà poi la visita di controllo. Il parere consiglia anche di escludere dall’uso di questa pillola le donne molto ansiose, con una bassa soglia del dolore e che vivono in condizioni igieniche precarie.

Molte le critiche a riguardo, infatti, come riporta il Messaggero, Salvini ha dichiarato quanto segue: «Non metto in discussione il principio ma bisogna combattere gli abusi. Parlate con i medici, non con Salvini. Il nostro compito è prevenire: l’ aborto non è un sistema contraccettivo».

Le repliche non si sono fatte attendere: «Con le sue parole sull’ aborto, Salvini dimostra ancora una volta di voler portare l’Italia indietro di decenni rispetto ai diritti delle donne conquistati con fatica e grandi battaglie», scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle del gruppo Pari Opportunità.

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