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Due Ragazzi di Roccamonfina intrappolati nel parcheggio di Formia

Roccamonfina. Avevano deciso di trascorrere la serata a Formia, ma sono rimasti intrappolati nel parcheggio sotterraneo di largo Paone. Alcuni sono tornati a casa, altri hanno dovuto attendere che si facesse mattina per riprendere la propria auto. Perchè se qualcuna delle vittime del “sequestro di automobile” avvenuto la notte scorsa, tra sabato e domenica, era originario di Formia e a casa c’è andato a piedi, per altri rincasare è stata un’odissea. Come accaduto a cinque ragazzi provenienti da Roccamonfina che fuori al parcheggio ci hanno dovuto dormire, dopo aver tentato invano di forzare il lucchetto e uscire per tornarsene a casa. Anche perchè nel frattempo hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, dei vigili del fuoco e addirittura del comando dei vigili urbani di Formia senza che nessuno alla fine sia intervenuto e declinando comunque le responsabilità. Perciò non hanno potuto fare altro che attendere le 7 di ieri mattina per riprendere la macchina e ripartire dopo una notte insonne. Persino il padre di una delle ragazze rimaste vittima della chiusura del parcheggio è dovuto venire in soccorso della figlia per risolvere il problema senza poter fare niente. A riportare la disavventura dei ragazzi il sito h24notizie, che ha postato anche un video. Eppure l’ordinanza della giunta comunale era arrivata puntuale 48 ore fa, a disporre il cambio di orari di apertura dei parcheggi al multipiano delle poste e a largo Paone. Fino al 15 settembre, entrambi i parcheggi chiuderanno alle 2 del mattino. E invece le vittime della disavventura della notte scorsa, qualcuno a conoscenza dell’ordinanza e qualcuno no, tornate verso mezzanotte hanno trovato il cancello già chiuso. Ancora oscuri i motivi che hanno causato il disagio, ma tutto lascia pensare ad una mancata comunicazione tra il Comune e la società Sis, che a Formia gestisce le strisce blu. “Sconcertante” definiscono quanto accaduto, le vittime di largo Paone, specie riguardo al fatto che, a loro stesso modo, a subire il disagio c’era anche la moglie di un vigile urbano in servizio a Formia, la quale si è rifiutata di chiamare il marito perchè “stava già dormendo e non poteva essere disturbato visto che stamattina doveva andare a pesca”. Insomma alla fine di questa vicenda i malcapitati hanno già promesso querele per individuare i responsabili. Ma ancora una volta emerge con chiarezza l’incapacità di generare turismo e gestire turismo, oramai connaturata alla storia di questo comprensorio, nonostante le risorse storiche, culturali e paesaggistiche. Emblematico che tutto accada in una di quelle serate estive nella quale in città gli eventi erano numerosi, dalla commemorazione di piazza a Paolo Borsellino con Libera a Kebanda della ProLoco, fino a una serie di altri eventi nelle periferie cittadine. Per qualcuno era la prima volta in città, e probabilmente l’ultima. Ma non era la prima volta che a Formia vengano chiuse le macchine dentro ai parcheggi, prima dell’orario previsto. L‘ultima nota va lasciata alle parole, ironiche e rassegnate di uno degli sventurati che ha affermato: “Per avere turisti a Formia, li chiudete nei parcheggi”.   articolo scritto su http://www.h24notizie.com/news/2014/07/20/formia-prigionieri-del-parcheggio-chiuso-due-ore-prima-dellordinanza-chiedono-aiuto-ma-dormono-strada/

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