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Accompagnamento alla nascita: “i terrible two”

Una fase che preoccupa moltissimo le mamme di ogni epoca e nazione, ma che solo oggi è stata presa in considerazione da pediatri e psicologi, come oggetto di studio è quella dei ” terrible two”. Fino a qualche anno fa, infatti, i due anni erano riconosciuti sia dal punto di vista medico che emotivo e evolutivo come un periodo di svolta del bambino, oggi però, sono stati riconosciuti come una fase ben distinta e soprattutto determinante della crescita.

Quasi tutti i piccoli, una volta compiuti i due anni, si scatenano in una vera e propria rivoluzione emotiva, mostrandosi molto più vivaci, iperattivi, incontentabili. È stato rilevato che, fondamentalmente, questo periodo di svolta così determinante c’è sempre stato, che fin dai tempi più antichi , arrivati ai due anni , i bambini cambiavano letteralmente, tuttavia, gli stimoli erano minori rispetto alla realtà attuale dunque si riusciva a contenere il loro entusiasmo e la loro iperattività. Oggi tra stimoli interni alla famiglia e utilizzo delle nuove tecnologie, i bambini sono diventati molto più precoci e non lasciano spazio all’immaginazione. I capricci sono all’ordine del giorno ed è anche diventato più difficile per i genitori riuscire a contenerli. Le richieste sono tante e sono dovuti anche alla modalità di vita frenetica che viviamo, per cui non ci sono più i tempi giusti, la giornata scorre veloce senza poter dedicare tempo, troppo spesso, ai bambini, e si tende, dunque, ad accontentarli di più. La fase dei due anni diventa ingestibile, spesso va a intaccare anche il meccanismo del sonno, per cui sembra di ritornare ai primi mesi di vita del bambino, quando i risvegli erano frequenti. Insomma occorre armarsi di tanta pazienza e affrontare questi cambiamenti con la giusta dose di ottimismo, attendendo con ansia l’arrivo dei 3 anni. Ovviamente ci sono tanti modi per ovviare questa situazione, ad esempio cercare di stabilire dei limiti, dare sempre degli orari ben scanditi nell’arco della giornata e delle regole oltre all’amore e la comprensione che tutte le mamme possiedono di per sé.

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