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Capracotta/Valle Agricola. Strategia aree interne, Provenzano: “Più fondi alle zone disagiate”

L’annuncio del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano

CAPRACOTTA/VALLE AGRICOLA. “Più fondi per estendere la Strategia nazionale per le Aree interne prevedendo un meccanismo premiale che sia da stimolo a fare bene – annuncia il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano. Vanno poi semplificate le procedure e accanto ai servizi bisogna puntare sulla localizzazione delle imprese. Accanto alla frattura storica tra nord e sud, che è il primo vincolo allo sviluppo nazionale c’è la questione appenninica e la questione delle aree urbane e interne che si stanno spopolando. Prima risposta è stata la strategia della aree interne: 47 strategie attive delle 72 individuate, sul piatto ci sono 700 milioni di euro di investimenti”. 

Arriva il ministro al Sud, nel Molise in particolare entro fine mese di gennaio, a Capracotta, il comune più in quota dell’appennino molisano, e una ad Agnone. Ma anche il comune del casertano, Valle Agricola, con in testa il suo sindaco Rocco Landi, è stato tra i primi a lanciare iniziative volte a sollecitare le istituzioni proprio per la valorizzazione delle aree interne. Tra convegni, dibattiti ed approfondimenti, si cercano fondi per portare attenzione ed interessi in queste zone interne del paese. Provenzano rispetto al futuro della Strategia nazionale aree interne, la legge di bilancio 2020, ha previsto norme che porterebbero nuove risorse per i territori montani e rurali del Paese, come ad esempio i circa 200 milioni di euro per ampliare la Snai con nuove aree, dopo le prime 72 “pilota” finanziate con fondi statali e regionali dal 2013 a oggi, oltre a 90 milioni in tre anni per un nuovo fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali nei Comuni delle aree interne. Un fondo da 1,5 milioni per interventi delle Regioni volti alla realizzazione di tralicci di proprietà pubblica in zone prevalentemente montane. “Segnali molto positivi – secondo la presidenza nazionale dell’Unione dei Comuni e degli Enti montani. 

“È importante che il Ministro abbia richiamato il ruolo decisivo dei Comuni e crediamo fortemente le Regioni debbano essere subito pronte, snelle e smart – ha commentano Marco Bussone dell’Uncem – ma serve risolvere i problemi riscontrati dal 2013 a oggi, mentre sono attive 47 delle 72 Strategie d’area previste, per oltre 700 milioni di euro di fatturato. Agire su associazionismo dei Comuni, sull’innovazione con l’accellerazione del Piano banda ultralarga, sul legame tra pubblico e privato, sulla deroga a norme statali ad esempio per ospedali e scuole, è fondamentale, attuando pienamente la legge sui piccoli Comuni 158 del 2017, come abbiamo fatto con Poste Italiane”.

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