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Caserta. Peggioramento della situazione dell’Archivio di Stato e proposte risolutive

Oggetto: Peggioramento della situazione dell’Archivio di Stato di Caserta e proposte risolutive.

Egregio signor ministro,
il Comitato “Pro Archivio di Stato di Caserta” (Comitato), da diversi anni impegnato a promuovere e a valorizzare l’Archivio di Stato di Caserta (ASCe), con la presente, le comunica, in via formale e ufficiale, che la situazione del suddetto ASCe è, in questi mesi, ulteriormente peggiorata. Altro che cambiamento! Sembra assurdo ma ci duole informarla che questo deplorevole peggioramento è avvenuto da quando lei si è insediato al Ministero per i Beni Culturali (MiBAC).
L’aver dato fiducia all’allora direttore generale degli archivi, il dott. Gino Famiglietti, e alle sue improvvide scelte, e non al nostro Comitato con le ripetute e sensate proposte, si è rivelata una scelta, a dir poco, deleteria per il presente e il futuro del nostro ASCe.
Sebbene lei, signor ministro, sia stato informato ripetutamente dal suddetto Comitato sulla involuzione della situazione, tramite tre missive (23.07.2018, 24.09.2018 e 16.10.2018) alle quali, purtroppo non ha dato mai riscontro alcuno, permane, tuttavia, in diversi membri, il dubbio che lei non abbia letto le nostre comunicazioni o, se le ha lette, non si sia reso ancora conto della catastrofica situazione dell’ASCe.
Con la presente le reiteriamo le nostre fondate e verificabili informazioni sullo status quo dell’ASCe e ci permettiamo di suggerirle qualche proposta risolutiva. Siamo animati ancora dalla speranza che vengano vinte, finalmente, le manifeste incompetenze e le nefaste inerzie dei burocrati dei vari organismi statali responsabili, a vario titolo, della vergognosa situazione e che l’annosa questione si risolva mediante un suo deciso e autorevole intervento.

  1. Status quo dell’ASCe
    Signor ministro,
  1. Proposte risolutive
    Le rinnoviamo la proposta di nominare un commissario ad acta che dipani questa scandalosa situazione prendendo tempestivamente le doverose decisioni in particolare relativamente alla tipologia e soprattutto alla tempistica dei lavori necessari per utilizzare gli spazi ex aereonautica nella Reggia di Caserta (cf Piano commissariale Soragni, Legge n.106 del 29.07.2014).
    Un commissario che si interfacci, inoltre, con la cittadinanza e la informi, contrariamente a quanto attualmente avviene, sulla reale situazione dell’ASCe, sulla responsabilità dei procedimenti, la tempistica dei lavori e il denaro pubblico impiegato. Per noi la persona ideale che potrebbe svolgere questo ruolo, con scienza e coscienza, è la dott.ssa Luigia Grillo, già direttore dell’ASCe che con senso del dovere e con impegno ha lavorato, con trasparenza, in attuazione delle disposizioni di legge di tutela del patrimonio archivistico e dei suoi utenti.
    In più le chiediamo di prendere in seria considerazione l’eventualità di rendere nuovamente funzionante la sede presso le civili abitazioni in viale dei Bersaglieri, rimovendo le criticità e rinnovando i permessi. Struttura per la quale il MiBAC paga regolarmente il fitto e il cui contratto non è stato mai disdetto. Fino al 2017 la suddetta sede ha svolto egregiamente la sua funzione.
  2. Invito personale
    Signor ministro la invitiamo a venire a Caserta. Non ricusi il nostro caloroso invito. Se da un lato saremmo ben lieti di accompagnarla presso le diverse sedi chiuse dell’ASCe, d’altro canto, non potrà non ascoltare il nostro profondo rammarico, in qualità di cittadini, nel vedere inibita la “memoria” del nostro popolo e del nostro territorio.
    Le mostreremo, tra l’altro, l’Emiciclo della Reggia, sede assegnata nel 1995 e da allora in perenne fase di ristrutturazione, con stanziamenti fondi pari a 30 milioni di euro. Ristrutturazione che, annunci dopo annunci, non si sa mai con certezza quando finirà! Vorremmo mostrarle anche l’Archivio storico della Reggia di Caserta che attende, per legge dello Stato, che rientri tra le competenze dell’ASCe.
  3. Appello ai cittadini
    Signor ministro, dopo 4 anni di impegno e di lotta, il Comitato è costretto a registrare, purtroppo, un peggioramento della situazione dell’ASCe. Non possiamo non informare dovutamente la cittadinanza sulla realtà dei fatti: l’ASCe non è affatto funzionante e in più constatiamo un incremento di spreco di denaro pubblico con un danno erariale enorme.
    Chi “pagherà” per tutto questo? Ci sarà un responsabile di queste sciagurate scelte economiche e gestionali? Al presente, di sicuro, sono, ancora una volta, sempre e soltanto i cittadini a pagare in termini sia di dispendio di risorse statali sia di mancato servizio al pubblico.
    Speriamo che anche la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti possano intervenire per far luce sulle responsabilità di chi ha gestito in modo biasimevole i beni dello Stato, i beni comuni. Non le nascondiamo che stiamo valutando la possibilità di intraprendere, come Comitato, anche vie legali. Ci sconcerta il silenzio di tutte le forze politiche sia quelle governative, tanto impegnate una volta, quando erano all’opposizione, sia quelle che si configurano nell’attuale opposizione.
    Dalla prima lettera del Comitato (09.02.2015), indirizzata all’allora ministro Franceschini e sottoscritta da oltre un migliaio circa tra persone ed enti, con la quale chiedevamo una sede dignitosa per il nostro ASCe, ci ritroviamo, ora, a dover reiterare l’invito ai singoli cittadini e alle istituzioni a sottoscrivere un nuovo appello e a rivolgerci ai media nazionale questa volta per salvare l’ASCe. A breve le giungeranno anche le sottoscrizioni.
    Rimaniamo in attesa fiduciosa di un riscontro alla presente.
    Caserta, 08.03.2019
    p. Il Comitato “Pro Archivio di Stato di Caserta”
    d. Nicola Lombardi

Altri membri del Comitato e primi firmatari: vescovo R. Nogaro, on. P. Broccoli, O. Marotta, P. Iorio, F. Nardi, P. Broccoli.

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