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Cosa vuol dire:”E’ stata una Caporetto?”

Questa espressione, diventata proverbiale nel linguaggio italiano, ha origine da quella che fu sicuramente la più grande sconfitta militare e politica d’ Italia, e viene usata appunto per alludere ad una disfatta, a una capitolazione subita a livello personale  e non.

Terminata l’8 novembre 1917, la battaglia si svolse a Caporetto, in Slovenia, tra il Regio esercito italiano e le forze austro – ungariche e tedesche, all’interno del più ampio contesto della prima guerra mondiale.

L’intero conflitto aveva visto i soldati combattere in condizioni decisamente proibitive: nel fango, in luoghi impervi e inaccessibili, dai quali era complicato ed improbabile realizzare  imprese per ribaltare le sorti della battaglia. E proprio questo accadde a Caporetto, dove l’esercito italiano, stanco e provato dalle precedenti imprese, non riuscì a tenere testa all’attacco dell’esercito austro ungarico, altresì indebolito dai precedenti scontri, ma supportato e soccorso da alcuni reparti tedeschi.

In termini di risorse umane, l’esercito italiano perse oltre 10.000 soldati, in 30.000 furono feriti e molti altri finirono prigionieri, mentre oltre un milione di profughi italiani scapparono dai territori conquistati dalle forze imperiali.

L’analisi di questi dati ci consente di intuire facilmente come la disfatta di Caporetto sia diventata per antonomasia la sconfitta più disastrosa della storia d’Italia.

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