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“Jabil” di Marcianise: i lavoratori protestano davanti al Consiglio regionale della Campania

I lavoratori hanno espresso la loro problematica stamattina fuori la sede della Regione Campania

Una situazione vergognosa che non conosce per il momento la fine assoluta

NAPOLI. Continua la protesta dei lavoratori “Jabil” di Marcianise a fronte dei 350 licenziamenti comunicati dall’azienda, che partiranno il prossimo 23 marzo. I lavoratori hanno espresso la loro situazione stamattina presso il Centro Direzionale di Napoli, manifestando la loro problematica davanti al Consiglio regionale della Campania.

Per l’occasione abbiamo intervistato il rappresentante sindacale RSU Michele Madonna per capire il punto della situazione.

Michele Madonna a che punto sono le trattative con i vertici dirigenziali della multinazionale?

“Nello scorso mese di ottobre abbiamo cercato un accordo per la chiusura della procedura di licenziamento per tutti i lavoratori, aprendo una procedura di mobilità volontaria, ma i vertici aziendali hanno preferito andare avanti con il mancato accordo”

Cosa chiederete alle istituzioni nell’incontro che si terrà al Mise il prossimo 23 Gennaio?

“Quello che abbiamo chiesto già in Regione Campania. Anzitutto che ci sia una forte attenzione su questa vertenza senza che esistano vertenze di serie A e B affinché il governo si faccia garante con il nuovo piano industriale dell’azienda”

Qual’è il clima che si respira tra i lavoratori?

“C’è un clima di forte incertezza. Gli operai vogliono conoscere il loro destino, non ci sono piani industriali attuale che non garantiscono il rilancio del sito di Marcianise. La situazione è drammatica, non c’è futuro per tutti i 350 dipendenti. Noi sindacati attendiamo fiduciosi l’esito risolutivo al Mise il prossimo 23 gennaio”

Nei prossimi giorni seguiremo attentamente l’evoluzione della vicenda che vede la nota azienda di Marcianise sotto l’occhio del ciclone.

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