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Maddaloni. Maltrattamenti in famiglia, estorsione e sequestro di persona: arrestato

35enne tratto in arresto dai carabinieri di Maddaloni

MADDALONI. In data 22 ottobre, alle ore 22:40 circa i Carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni procedevano al fermo di un 35enne in quanto resosi responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia commessi anche in stato di ubriachezza, lesioni personali aggravate, estorsione, sequestro di persona e sottrazione di persone incapace nei confronti della moglie 31enne sua connazionale e del figlio di 9 anni.

Le indagini partivano a seguito di intervento di personale della Stazione Carabinieri di Maddaloni presso una villa disabitata ubicata in via libertà, dove la parte offesa riferiva che nel recarsi al lavoro a bordo di un’autovettura in compagnia del collega e del proprio figlio minore, veniva bloccata dal marito, il quale si trovava alla guida di un’altra autovettura. Lo stesso la costringeva con la forza a salire sul veicolo a lui in uso, unitamente al figlio minore, la conduceva nella villetta disabitata, e dopo averla colpita con uno schiaffo e un calcio, la costringeva ad entrare all’interno di una stanza ubicata nel garage, richiudendola e minacciando di ucciderla al suo ritorno. L’uomo si allontanava unitamente al figlio il quale, grazie all’intervento di terzi, veniva restituito alla madre, che nel frattempo riusciva a liberarsi (riportando tuttavia delle ferite) e ha contattato il 112. La donna condotta presso il comando stazione carabinieri differiva di numerosi episodi di maltrattamenti, nonché di minacce estorsive, volte ad ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti, aggiungendo a prospettare che avrebbe recato del male al figlio minore. Pertanto, al fine di immediatamente metterle in sicurezza, le vittime venivano accompagnate presso una struttura antiviolenza.

Iniziate immediatamente le ricerche dell’uomo, egli veniva trovato presso la casa della sorella dove si era recato al fine di far perdere le sue tracce, tentando vanamente di nascondersi sotto il letto dove veniva bloccato e condotto dapprima presso il comando stazione e successivamente associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

In data 26 ottobre il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere convalidava il fermo disponendo la misura della custodia cautelare in carcere.

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