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Marchio IGP castagna di Roccamonfina, un nuovo progetto

Il Comitato nato ad hoc proverà ad ottenere finalmente il riconoscimento

Venerdì 31 gennaio si terrà un incontro pubblico

ROCCAMONFINA – Un nuovo tentativo, l’ennesimo. Riuscire finalmente ad ottenere il riconoscimento IGP per la castagna di Roccamonfina. E’ questo lo scopo del Comitato nato ad hoc per cercare di raggiungere un obbiettivo che nel comune vulcanico attendono ormai da decenni.

Numerosi i tentativi in passato ma senza alcun risultato concreto. La filiera castanicola di Roccamonfina vive infatti da sempre di un grave paradosso. Nel comune vulcanico si producono alcune delle varietà di castagne più pregiate d’Italia ma non esiste nessun marchio che le tuteli sia sul mercato nazionale che su quelli internazionali.

Per non parlare degli impianti di trasformazione in loco del frutto bruno: praticamente inesistenti. Dunque la “filiera” castanicola a Roccamonfina, da sempre, esiste solo sulla carta. A cercare di rimediare ad una situazione drammaticamente anomala, è dunque il Comitato promotore per l’IGP guidato da Renato Petteruti.

Nei giorni scorsi, attraverso la propria pagina Facebook, il Comitato ha reso noto che il prossimo 31 gennaio si svolgerà la presentazione del nuovo progetto inerente la registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta, IGP denominata “Castagna di Roccamonfina”. La presentazione del progetto si svolgerà presso il Palace Hotel, in piazza Nicola Amore, a partire dalle ore 16:30.

“Il settore del Castagno in Campania e soprattutto nell’Alto casertano è tutt’ora in crisi a seguito delle disastrose annate produttive degli ultimi 7-8 anni – scrive il Presidente del Comitato Renato Petteruti nella nota diffusa sui social –, nonostante alcuni interventi, sia di carattere tecnico (contrasto al cinipide) che legislativo, fatti dalle autorità nazionali e regionali.

Il settore è in attesa di soluzioni ancor più concrete e tempestive che siano in grado di risollevare le sorti del comparto e di rispondere alle pressanti e continue sollecitazioni che vengono dagli operatori della filiera, fortemente preoccupati sia per il perdurare della scarsità di produzione che per la progressiva competitività del prodotto sui mercati.

A queste preoccupazioni vanno aggiunte anche quelle di carattere ambientale, come i rischi di dissesto idrogeologico e quelli legati agli incendi, per il progressivo degrado vegetativo delle piante che non assolvono più al loro ruolo naturale insostituibile cui si associa anche l’abbandono degli impianti improduttivi.

Occore ribadire l’esigenza di dover sostenere politiche di contrasto e soluzioni concrete ai tanti problemi non solo di carattere fitosanitario o legati al cambiamento climatico, da trovare sicuramente a livello nazionale e regionale, ma anche comunitario.

L’area del Parco Regionale di Roccamonfina

Molte speranze sono affidate alla nuova programmazione dello sviluppo rurale 2021 – 2027 per una riconsiderazione del comparto castanicolo, – prosegue la nota – attraverso scelte che premino non solo i tradizionali investimenti aziendali ma anche politiche orientate fortemente allo sviluppo, alla cooperazione e all’innovazione.

La costituzione dei Gruppi Operativi e del Distretto sul castagno vanno già in questa direzione e bisogna consolidarli. Infine, con riferimento specifico all’area del Roccamonfina e del Monte Santa Croce, va ripreso con vigore e maggiore convinzione il progetto volto alla registrazione della Indicazione Geografica Protetta (IGP) per la ‘Castagna di Roccamonfina’.

Pur in una situazione critica – prosegue la nota a firma di Renato Petteruti, come quella che si sta attraversando nel settore castanicolo, occorre investire per il futuro e il futuro per il comparto in questa zona deve comprendere anche una forte azione di valorizzazione e promozione del prodotto che solo un marchio di tutela può offrire.

Un brand che potrà essere non solo collegato strettamente al prodotto ma che potrà contraddistinguere l’intero territorio e contribuire al suo rilancio anche in termini di turismo sostenibile.

Pertanto – conclude – lo scrivente Comitato promotore dell’IGP intende convintamente perseguire tale obiettivo e presenterà il progetto, al quale sono invitati tutti gli operatori castanicoli dell’area, le organizzazioni professionali agricole, le autorità locali e i rappresentanti politici del territorio”.

Per contattare il Comitato è possibile visitare la pagina Facebook “La Castagna di Roccamonfina IGP“, inviare una mail all’indirizzo castagnadiroccamonfinaigp@gmail.com, o telefonare al numero 0823920420.

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