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Olimpiadi Invernali, lo sport di base tagliato fuori da qualsiasi ricaduta

Intervento del sen. Claudio Barbaro, presidente nazionale di Asi – Associazioni Sportive e Sociali Italiane

ROMA. Nell’ambito della discussione sul Decreto per le Olimpiadi Invernali, durante i lavori della settima Commissione, il sen. Claudio Barbaro ha sottolineato come l’organizzazione dei Giochi: «Sembri vedere, a livello normativo, così come congeniato il decreto sino ad oggi, lo Sport di Base completamente escluso da ogni ricaduta benefica. Anche se è da registrare la disponibilità dei principali attori (come hanno sottolineato il Presidente del CONI Malagò e l’Ad del Comitato Organizzatore Novari, entrambi auditi in commissione) a modificare il corso degli eventi. Una dichiarazione di intenzioni fondamentale: le discipline che attirano maggiori investimenti e i grandi eventi devono partecipare al sostentamento della pratica di base, quella che contribuisce a formare i campioni del futuro. E lo Sport di Base, oggi, è in grave pericolo a causa dell’emergenza protrattasi e per i provvedimenti insufficienti del Governo»

Concetti espressi già in occasione del tavolo per la costituzione della Confederazione Italiana per il Wellness, le Attività Sportive e la Salute (CIWAS), anch’essa oggi in audizione, dove si è posto l’accento anche sulla tutela dell’impiantistica sportiva che è alla base dello sport, anche quello di vertice. 

Il settore di base sta lentamente morendo, e con lui tutta la filiera del valore collegata. 

Così ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane

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