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Pietramelara. Borgo medioevale, la minoranza risponde a Izzo: "Solo chiacchiere"

La nota del gruppo “Il Campanile” 

PIETRAMELARA. La minoranza consiliare replica all’intervento del consigliere comunale Marco Izzo sulla questione del borgo medioevale.

L’annullamento delle manifestazioni programmate sul borgo medioevale, sono state l’occasione di un acceso ed accorato dibattito sui social tra i cittadini di Pietramelara sullo stato del Borgo.

In questo dibattito si è inserito un intervento del consigliere delegato Marco Izzo, rilanciato successivamente anche da altri amministratori che, nel tentativo di giustificare la fallimentare azione amministrativa di questa maggioranza relativamente al centro storico, ha addotto argomentazioni completamente fuori luogo e gravi che evidenziano la totale mancanza di una visione strategica per il rilancio del paese alto.

Infatti, è grave che venga tirata in ballo in modo improprio la redazione del Puc (Piano Urbanistico Comunale), laddove questa maggioranza ha gravissime responsabilità nel non averne completato l’iter di approvazione nonostante i costi già sostenuti.

La foga di giustificarsi e la inutile corsa all’ennesimo scaricabarile ha portato il consigliere Izzo a commettere una serie di autogoal che sconfessano l’autore stesso.

Infatti, parlare di “mancato inserimento del Borgo come area di degrado in fase di redazione del Puc”, per giustificare la presunta impossibilità di procedere ad un piano di recupero, rende evidente la poca conoscenza della materia.

Nella redazione del piano di zonizzazione del PUC non può esistere una zona “degradata” perché la definizione specifica degli interventi previsti sono demandati ad un piano particolareggiato di zona, il quale definisce le procedure e linee guida di recupero sui beni privati nel centro storico, piano quest’ultimo che va redatto, però, “a seguito” dell’approvazione del PUC , essendo questo uno strumento attuativo.

Sarebbe stato opportuno, pertanto, approvare il PUC e predisporre celermente il piano di recupero per programmare e valorizzare il centro storico.

Altrettanto grave è la motivazione addotta circa la scarsità di risorse per sostenere una “variante al Piano”.

La domanda che sorge spontanea è: perché si sono trovate risorse per le varie discutibili “consulenze tecniche” agli uffici comunali e non si sono trovate per un Piano che avrebbe contribuito al rilancio del territorio comunale ed in particolare del Borgo?

E’ forse più importante spendere risorse per improbabili consulenze o indirizzarle a progettualità che avranno un importante impatto urbanistico, economico e sociale per i prossimi decenni?

E’ evidente che ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di confondere i cittadini con le chiacchiere per nascondere una totale mancanza di azione politica finalizzata al reale rilancio della comunità amministrata e nello specifico, del Borgo medioevale.

Il gruppo di minoranza “Il Campanile”

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