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Reggio Calabria. Fiaccolata di solidarietà per Maria Antonietta Rositani

Stasera marcia per Maria Antonietta e in difesa di tutte le donne

Un corteo contro la crudeltà e la viltà dei violenti

REGGIO CALABRIA. Stasera a Varepodio, provincia di Reggio Calabria, alle ore 19:00 avrà luogo una “Fiaccolata di solidarietà per Maria Antonietta”, Maria Antonietta Rositani, la donna quasi uccisa dal suo ex marito che le ha dato fuoco il 12 marzo scorso.

La manifestazione è stata organizzata dalla Commissione Pari Opportunità della Città Metropolitana di Reggio Calabria e partirà da Piazza De Nava fino a giungere alle scalinate del Teatro Cilea. Laura Bertullo, Presidente della Commissione, lancia a tal proposito un appello di partecipazione alla città tutta, affinché aderisca al fianco delle Istituzioni sicuramente presenti, a sostegno di Maria Antonietta e, concettualmente di tutte le donne vittime di violenza di genere.

Una parentesi sociale, culturale, di solidarietà per
una donna che ha dimostrato il suo immenso amore per i figli e per la vita, la sua fede incrollabile ed il profondo rapporto con la sua famiglia, una donna simbolo di coraggio e forza, di costante perseveranza che da sempre ha difeso i valori in cui crede.

Il corteo, come scrive il suo papà Carlo Maurizio Rositani attraverso la sua pagina Facebook: “Si apre all’insegna dell’amore e di quel bene grande, infinito, che solamente una donna, come madre, figlia, sorella, compagna è in grado di dare. Di quell’amore immenso che genera sulla terra la vita, il dono più prezioso che il Signore Nostro Gesù Cristo regala a tutti noi suoi amatissimi figli”.

La volontà di Maria Antonietta è che sia una marcia per tutte le donne, affinché non si debba più assistere a tali crudeltà per mano di uomini che dimostrano di essere dei veri e propri ladri di vite.

Merita oltretutto riflessione regale la dichiarazione fatta dal signor Rositani attraverso i social dopo aver ricordato l’evento di stasera :”E tra questo mare infinito di preghiere vi chiedo a tutti di aiutarmi a fare emergere i tanti errori giudiziari affinché chi ha sbagliato possa dal suo autorevole palcoscenico chiedere umilmente scusa a mia figlia..e altre donne non debbano più patire lo stesso dolore della mia Bambina..
Non chiedo altro che giustizia… per evitare
che altre povere donne possano in questa vita passare lo stesso Calvario di mia figlia.
Con infinita gratitudine..”.

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