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Roccamonfina senza banche, a rischio anche Cariparma

I vertici dell’Istituto di credito vogliono la chiusura

La crisi economica dell’area è testimoniata anche dalla scomparsa degli sportelli

ROCCAMONFINA – Anche lo sportello della Crédit Agricole – Cariparma è a rischio chiusura. La notizia circola già da qualche tempo in città ma nei giorni scorsi ci sono stati importanti sviluppi.

La Dirigenza dell’Istituto di Credito presente con la sua filiale a Roccamonfina, ha incontrato il sindaco Carlo Montefusco comunicando la decisione di voler procedere alla chiusura dello sportello attualmente esistente in via Napoli.

Una decisione che ha subito scatenato reazioni e polemiche nel piccolo comune montano. Da sempre la comunità di Roccamonfina è una comunità di grandi risparmiatori e storicamente le attività bancarie sono state sempre presenti.

A Roccamonfina fino al decennio scorso erano presenti ben tre sportelli bancari più l’Ufficio Postale. Un numero decisamente elevato per un comune di poco più di tremila abitanti.

La spiegazione è semplice. L’indotto economico della castanicoltura, oltre le altre attività economiche dell’area, era tale da consentire a tutte le famiglie roccane di poter mettere dei risparmi da parte custodendoli appunto presso gli istituti bancari.

Con la crisi economica internazionale e nazionale e soprattutto a causa del crollo dell’economia legata alla castanicoltura, distrutta dall’arrivo del cinipide galligeno, che di fatto nell’ultimo decennio ha azzerato i raccolti, ecco che anche il risparmio delle famiglie roccane è andato in crisi.

Un contraccolpo economico durissimo. Nonostante la crisi però le famiglie roccane hanno dimostrato comunque di riuscire a realizzare risparmi. Il problema che sembra venir fuori dalla decisione dei dirigenti della Cariparma è che tali risparmi, pur essendo ancora ad un buon livello sono troppo “immobili”.

In pratica l’Istituto di credito vorrebbe una maggiore dinamicità nell’investire le risorse depositate, cosa che il tessuto economico e produttivo roccano al momento non può più garantire.

Ad intervenire sulla questione nei giorni scorsi è stato il direttivo dell'”Associazione Progetto Rocca“, espressione dell’opposizione consiliare, che in una nota pubblicata su Facebook rivolta all’amministrazione Montefusco ha evidenziato la problematica.

Sportello CariParma

“Ultimo record (non ancora pubblicizzato, ma siamo curiosi di sapere le motivazioni a cui si attaccheranno) quello della delocalizzazione dell’unica sede di banca a Rocca – si legge nella nota dell’Associazione “Progetto Rocca” -. È vero che le banche cercano di fare sempre più profitti e che si va verso la ‘banca on line’ ma i risvolti per i cittadini di un comune oramai isolato, sono distruttivi per l’intera comunità con grave danno economico per l’indotto che nessuna fiera può reintegrare”.

Dunque da più parti si stanno levando appelli all’indirizzo degli amministratori locali perché riescano a far desistere dalle loro intenzioni i vertici dell’Istituto di Credito. Roccamonfina rischierebbe seriamente di ritrovarsi solo con l’Ufficio Postale e nemmeno uno sportello bancario dopo averne avuti addirittura tre in passato.

Sarebbe un avvenimento certamente negativo e che sancirebbe simbolicamente in modo definitivo il declino economico della cittadina vulcanica. Insomma un brutto segnale per chi vuole invece puntare sulla rinascita ed il concreto sviluppo economico del territorio che ha bisogno di misure urgenti per uscire da una crisi che sembra ormai senza fine.

Crisi i cui effetti principali, oltre le vicende legate o meno allo sportello bancario, sono rappresentate dall’emigrazione di massa dei giovani e dalla natalità zero. Fenomeni che interessano gravemente l’area di Roccamonfina così come l’intero Mezzogiorno d’Italia.

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