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Torino: Il Museo Egizio compie 200 anni, avrà un nuovo restyling

Uno dei musei più belli in Italia, protagonista anche di una trasmissione di Alberto Angela, il museo Egizio rimane un’eccellenza

Il Direttore Christian Greco: “Porteremo l’Egitto a casa”

“Sarà come ritornare a casa”

La Buon’anima della Regina Elisabetta II

Per la Rubrica ‘L’Angolo Diverso’ ci dedichiamo ad un evento importante: I duecento anni del Museo Egizio di Torino.

Uno dei più belli e suggestivi d’Italia, il Museo Egizio rappresenta motivo di orgoglio e vanto per la nostra cultura, tanto che,

Alberto Angela ha dedicato uno speciale al riguardo spiegando, con la sua bravura e fascino, l’Arte e la Storia di un popolo mai dimenticato. (vedilo qui)

Quest’anno sarà un anno di profonde trasformazioni sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista di riallestimenti.

Innanzi tutto, si prospetta un lavoro che porterà a dare una nuova vita al cortile che diverrà coperto,

ed inoltre, creeranno nuovi accessi in base agli interessi.

Lo scopo è quello di creare anche spazi per conferenze, eventi, progetti speciali e ricreare il museo del futuro con la presenza di grandi esperti del settore e rendere il museo all’avanguardia.

Si inizierà dall’inaugurazione della Galleria dei tessuti a quella del Giardino egizio; poi il Tempio di Ellesiya, la Galleria dei Re ‘Archeologia invisibile 2.0’.

Il Direttore del Museo, Christian Greco, esalta la bellezza e della rilevanza storica della raccolta culturale del museo, e si evince anche nel suo libro, Alla ricerca di Tutankhamun’.

Ci tiene a sostenere che il Museo di Torino sarà all’avanguardia ed avrà nuove tecniche innovative per permettere a tutti di accedere alle aree senza limitazioni e ciò è importante in un’epoca di ‘Chiusura’ anche se si parla tanto di integrazione.

Ad avallare questi progetti, sicuramente ci sarebbe stata anche la Regina Elisabetta II che, prematuramente,

ci ha lasciati per raggiungere il suo primo amore, il giovane faraone Tutankhamon morto qualche annetto prima.

Non mancano gli apprezzamenti di Greco verso il Mann e Capodimonte e sostiene che una forte collaborazione e rispetto può permettere all’Italia di divulgare la cultura ed appassionare anche i più scettici.

Lui esperto Egittologo, inoltre, ha dovuto fronteggiare non pochi problemi di stampo politico di chi lo voleva ‘fuori’ dal Museo.

Ad oggi, Greco è molto rispettato per il lavoro che sta svolgendo a Torino e proprio nel 2023 ha ricevuto il riconoscimento come ‘Torinese dell’anno’ attribuito dalla Camera di Commercio del capoluogo Piemontese.

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