Subwayshirt è il nuovo trend che sta spopolando a New York, ma è una moda o una tristissima necessità?
Nel corso degli anni ho imparato che ciò che è importante in un vestito è la donna che lo indossa ma bisogna star attenti ai rattusi
New York. La Grande Mela. Per la Rubrica ‘L’Angolo Diverso’ oggi parleremo di una moda che sta spopolando a New York e non credo solo lì: Subwayshirt.
New York è la città per eccellenza, la città di Sex and the City, di sfilate, di grandi spettacoli teatrali, ma è pur sempre una città.
Le donne, in virtù del loro ‘Essere libera’ si son dovute ricredere sul fattore abbigliamento. Infatti, sui social più noti sono diventati virali i video di alcune ragazze che indossando un outfit normalissimo sono costrette però ad aggiungere maglie extra large o impermeabili per coprirsi nel momento che devono usufruire dei mezzi pubblici come la Metropolitana.
Il motivo?
Sono impazzite?
Cercano like?
Non esattamente: Per evitare commenti e molestie fisiche da parte di uomini o essere umani biologicamente dotati di un pene.
Dai video si evince che le ragazze, prendendo il tutto come un gioco e per solidarietà femminile, hanno più volte ironizzato sulle ‘tende da campeggio’ che devono indossare, o l’abbigliamento alla Sherlock Holmes per evitare di subire le molestie.
Sì sa, in tutte le città può succedere: Cultura multietnica, centri di igiene mentale poco funzionali, mancanza di botte e di un’educazione familiare non ricevuta, diciamocelo: I soggetti sgradevoli li incontreremo anche qui in Italia uscendo da casa.
A New York visto che il livello di criminalità è elevato, le ragazze che viaggiano da sole devono tutelarsi in questo modo. Loro riescono a trovarci un lato simpatico ma in realtà è un problema sociale davvero molto triste.
Cosa comporta ciò? Comporta che non siamo più libere di vestirci come vogliamo, perché ‘Poi te le cerchi’, perché poi se quell’uomo fa il rattuso è normale visto che ti sei esposta fisicamente.
E’ ciò che dobbiamo portare avanti? E’ ciò che vogliamo insegnare alle nostre figlie?
Non siamo più libere in estate di indossare uno short perché il soggetto che incontriamo nella metro dopo ci sbava addosso?
Dobbiamo uscire con una spranga? Per me non ci sono problemi ma dovremmo poi spiegare alle nuove generazioni che i valori di civiltà sono andati a farsi benedire.
Anche in Italia è arrivato questo triste e scontroso Trend e proprio sui social abbiamo trovato delle testimonianze:
“ Prendere i mezzi pubblici nelle grandi città per uscire significa camuffarsi per non dare nell’occhio” è quello che dice una giovane ragazza intenta a coprirsi con una mega t-shirt bianca extra large per poter uscire di casa.
Il problema è che nel 2023 una donna non si sente al sicuro a prendere i mezzi pubblici da sole;
Il trend inoltre, non porta e non vuole convincere le donne che dobbiamo coprirci per evitare commenti ed approcci indesiderati.
Dobbiamo nasconderci?
Io immagino perfettamente una scena del genere a Napoli.
Fermata della Linea 1: Ragazze adolescenti in shirt e top, cellulare alla mano perché ‘Amooo amma fa na’ storia ja’ e circa 30 persone pronte a salire.
Arriva il treno, si sale e spesso capita che non ci sia posto. Seduto in disparte c’è un tizio di mezz’età che ha sguardi lascivi verso le ragazze intente a sorridere e chiacchierare. Una di loro se ne accorge, lo guarda e con aria aristocratica da buon Old Money esclama :” O SCE’ MA CHE TIEN A GUARDA’? TE SCHIAT CA CAP RIND O VETR RATTUS!”
Poesia. Dopo questo exploit anche gli altri passeggeri aggrediscono il tizio e alla prima fermata lo obbligano di scendere.
Questo è il caso più semplice o comunque in cui si interviene. Sommariamente mai nessuno direbbe alle ragazzine ‘Ma cosa hai indossato? Ti rendi conto?’ No.
Hanno condannato l’essere spregevole ed è quello che bisognerebbe fare.
USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
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