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Accoltellata dal partner: La terribile storia di Sandra

Vittima di un tentato Femminicidio, Sandra dopo un anno è qui con noi per raccontarsi

Viso angelico e bel sorriso. Ha una voce incantevole e con una delicatezza diafana ci racconta di sé, ecco Sandra Pegoraro.

Sandra Pegoraro. Questo nome non vi sarà nuovo ma vi aiutiamo a ripercorrere la sua storia.

Sandra ha 52 anni, è un Oss nell’ospedale di Padova ed ha una vera vocazione nell’aiutare il prossimo. Le brave persone, aimè, incontrano il lupo cattivo, forse perché il destino è crudele ma spesso accade per farci diventare la versione migliore di noi stessi ma nel suo caso e come in molti altri casi, era meglio di no. Sandra è viva per miracolo.

Anche lei aveva conosciuto l’uomo che credeva essere giusto per lei non conosceva il lato oscuro del suo passato.

Il 19 Novembre 1999 ha ucciso la sua compagna di allora, Wilma Marchi con trentatré coltellate.

12 anni di carcere con l’attenuante di vizio mentale.

Nel 2012 ci riprova con la psicologa del carcere e viene condannato per stalking.

10 Maggio 2022: Sandra lo conosceva da un po’ e quando ha saputo del suo passato ha voluto allontanarsi da lui. Il suo buon cuore le ha fatto sperare che ci fosse però una via di salvezza per quell’uomo ma così non è stato.

Sandra viene accoltellata alla schiena e le viene gettato addosso della candeggina. Si salva perché il coltello si spezza.

Riesce a mettersi in salvo nonostante le ferite subite.

Oggi

Oggi Sandra sta combattendo per riprendere la sua vita che vuole mettere a disposizione delle persone vittime di violenza.

Vuole aiutare chi viene dimenticato dalle Istituzioni. Infatti, dal giorno dell’accaduto lei si è fatta carico di spese legali e del carico emotivo per poter portare avanti la sua battaglia.

Il suo aggressore, ha avuto uno sconto di pena in quanto ‘lei non è morta’ e per i suoi precedenti registrati psicologicamente.

Ecco perché l’abbiamo voluta conoscere, dopo i numerosi casi di Femminicidio avvenuti in Italia dall’inizio dell’anno, dopo il caso di Giulia Cecchettin uccisa da colui che diceva di amarla e di Vincenza Angrisano, la mamma di Andria uccisa davanti ai figli;

Sandra è un barlume di speranza.

Adora il suo lavoro, regala sorrisi ai pazienti e si dedica con amore e dedizione a tutto ciò che deve svolgere.

Vive da sola, ha amici eh aimè, ha incontrato il mostro.

Ad oggi ne parla in maniera tranquilla e partecipa volentieri a trasmissioni o eventi in cui può raccontare la sua Storia perché spera che sia una speranza per le donne che stanno subendo maltrattamenti e vuole essere loro vicino per poterle aiutare ad allontanare da una realtà che può diventare pericolosa.

Cosa può spingere un uomo ad aggredire mortalmente la propria compagna?

Inutile dire che di base ci sia un malessere interiore, problematiche mai risolte ma ciò non toglie che sia troppo facile affidarci all’infermità mentale per permettere alla persona di avere uno sconto di pena.

Sandra porta avanti le sue battaglie proprio perché sa cosa si prova e vorrebbe in qualche modo aiutare il prossimo. Non è sempre facile, perché ciò che ha vissuto è qualcosa di disumano ma ciò non toglie che non vuole mollare.

Ad oggi, continua a lavorare in Ospedale, si dedica al canto e racconta a chi glielo chiede, della sua storia e offre aiuto ed assistenza alle donne vittime di violenza attraverso associazioni e social;

con la speranza che la sua esperienza serva da monito a chi subisce qualsiasi forma di sopruso o violenza e si ribelli prima che sia troppo tardi.

Di Marianna D’Antonio

Classe '85. Attivista per la tutela degli animali, avida lettrice ed amante delle serie tv e film d'autore. "Il problema della razza umana e' che gli idioti sono assolutamente sicuri,mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi." Bertrand Russell