Una folla numerosa ha preso parte all’iniziativa spontanea
Flash mob alla Reggia, momenti toccanti nel corso della manifestazione
CASERTA – Inginocchiati per 8 minuti e 46 secondi. Con un nastro o palloncino nero in mano. Chi con il pugno alzato, chi col capo chino, chi con cartelli dai significati inequivocabili, tutti inneggianti alla fine dell’odio razziale nel mondo.
Otto lunghissimi minuti in religioso silenzio. Otto minuti che sono costati la vita a George Floyd, morto soffocato dal ginocchio del poliziotto Derek Chauvin che lo aveva arrestato. Immagini che sono diventate il simbolo drammatico di un’ America ancora ben lontana dall’essersi liberata dal razzismo e dall’applicare quella democrazia di cui pure si vanta.
Il flash mob svoltosi ieri, domenica 14 giugno, davanti alla Reggia di Caserta era dedicato a lui, al povero George e a tutti le vittime dell’odio razziale. Grandissima la partecipazione popolare alla manifestazione che ha preso il via alle ore 18:00 davanti all’opera vanvitelliana.
Persone provenienti da tutta la provincia di Terra di Lavoro e non solo hanno preso parte alla manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui gravi fatti che stanno insanguinando gli Usa in queste settimane, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale per l’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus.
Tanti i cartelli con le scritte stop al razzismo o riportanti i vari hastag lanciati sul web in queste settimane di proteste in tutto il mondo, quali #George #GeorgeFloyd #blacklivesmatter #justiceforgeorge #italyforgeorge #wearegeorge proteste e manifestazioni che proseguono vibranti ancora oggi.
La manifestazione di ieri alla Reggia si è svolta in modo assolutamente pacifico, con grande rispetto. Una volta radunatisi i manifestanti hanno osservato gli 8 minuti e 46 secondi di silenzio. Non sono mancati momenti molto toccanti ed emozionanti come l’esecuzione musicale di alcuni brani da parte dell’artista Kinane Abell,
legati alla tematica della pace, del rispetto e dell’amore tra gli uomini proprio a voler spezzare la catena di odio e violenza che da decenni infiamma non solo gli Stati Uniti d’America ma gran parte del mondo. Tanti i momenti di riflessione e condivisione delle tematiche e del massaggio che la manifestazione ha voluto lanciare.
Una manifestazione che ha subito fatto parlare molto di sè, in una provincia, quella di Caserta, spesso apparentemente indifferente o pigra alle grandi tematiche globali che incombono sempre di più. Gli organizzatori del flash mob hanno ringraziato via social tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione:
“ognuno di voi ci ha messo del suo, – hanno scritto gli ideatori dell’evento – ognuno di noi ha portato in quella piazza un messaggio importante, vogliamo parità di diritti per un’unica razza, quella umana. Lo abbiamo fatto in silenzio, per George e per tutte le persone morte ingiustamente”.
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