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Teverola. Cantiere dei rifiuti, operai senza stipendio da due mesi

Operai del cantiere dei rifiuti di Teverola senza stipendio da due mesi

TEVEROLA. La società Ecoce Srl, preoccupata forse dalle Nostre segnalazioni, predispone l’immediata sanificazione dei locali ed il lavaggio degli automezzi, ma si disinteressa totalmente della condizione economica patita dai lavoratori, senza stipendio da circa due mesi.

Insomma, oltre all’incertezza sul futuro lavorativo, dovuto alla diatriba tra Comune e Azienda che rischia di compromettere negativamente l’aggiudicata del servizio alla Ecoce, i lavoratori sono costretti a fare i conti anche con una mancanza grave carenza di denaro.

In questo periodo così delicato, durante il quale tutti cercano di tutelarsi dal contagio dal coronavirus, acquistando medicinali, mascherine, detergenti e quant’altro per osservare le restrizioni dettate dal Governo, restando a casa serenamente insieme alle famiglie, i lavoratori si sentono doppiamente penalizzati, poiché riscontrano quotidianamente enormi difficoltà per acquistare beni di prima necessità, solo per mettere il piatto a tavola, figuriamoci per difendersi dal virus.

In questo momento così difficile per l’intera Nazione, ci sembra davvero scandaloso che un’azienda, dopo aver percepito l’importo di due fatture, non compia il proprio dovere liquidando lavoratori che, attraverso la prestazione lavorativa, abbia fatto il possibile per tenere l’ambiente cittadino pulito.

In questi giorni in cui, in molte città diverse famiglie si cimentano a cantare l’inno nazionale dai balconi di casa, per lanciare un messaggio di unità popolare, i lavoratori sono costretti a fare i conti con una situazione paradossale, contraddittoria, ambigua, perché da un lato devo osservare le rigide restrizioni imposte dal governo, dall’altro devo presentarsi quotidianamente al lavoro, perché non è tra i servizi sospesi dal Decreto Legge, ed infine devo fare i salti mortali per mettere il piatto a tavola, per Noi è davvero ASSURDO, SURREALE, INCONCEPIBILE.

Nonostante tutto auspichiamo in un atto di responsabilità da parte dell’azienda o, in alternativa, dal Comune di Teverola, al quale, diversi giorni orsono, abbiamo chiesto di esercitare i poteri sostitutivi pagando direttamente le spettanze ai lavoratori, nel contempo in via cautelare di sospendere i pagamenti all’azienda.

FIADEL LA SEGRETERIA DI CASERTA

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