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Frode Iva sui carburanti: evasione da 55 milioni di euro

17 gli indagati

Un’inchiesta per una presunta frode fiscale sull’Iva nel settore dei carburanti ha portato la Guardia di Finanza di Pistoia a eseguire un decreto di sequestro preventivo di beni, quote societarie e disponibilità finanziarie per oltre 55 milioni di euro. Gli indagati sono 17, residenti in Toscana, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Lazio e Lombardia.

I reati ipotizzati sono dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di Iva, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’indagine è partita da una verifica fiscale a una società, che ha portato poi alla scoperta della presunta frode fiscale ed evasione di Iva che ha coinvolto “soggetti operanti nel settore della vendita all’ingrosso e al dettaglio di carburanti, con sede nella provincia di Pistoia”.

La frode sarebbe stata realizzata mediante l’utilizzo di “società’ cartiere e/o filtro” amministrate da prestanomi che venivano fittiziamente interposte negli acquisti di notevoli quantità di prodotti petroliferi, ed anche mediante l’utilizzo di false dichiarazioni di intento che consentivano l’acquisto di carburante senza l’applicazione dell’Iva.

L’indagine denominata “Oil flood”, che ha preso in esame gli anni 2018 e 2019, ha in totale coinvolto 18 società.

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