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Cardito. L’orrore cittadino, il bimbo ammazzato: “L’ho picchiato perché aveva rotto il letto”

Le indagini proseguono, i magistrati vogliono capire se ci sono stati in passato altri episodi di violenza

CARDITO- I magistrati della Procura di Napoli Nord avranno un grande lavoro per capire cosa è successo domenica pomeriggio all’interno della casa incriminata a Cardito. Dopo ore di interrogatorio l’uomo prima di essere trasferito ad Aversa in Procura avrebbe confessato il motivo della strage: “l’ho picchiato perché aveva rotto il letto“. Vicino il piccolo Giuseppe vi era accanto sul luogo del delitto la sorella Noemi, la piccola ha riportato gravi ferite al volto forse è stato lo stesso “mostro” a creare quei lividi sul volto della sfortunata bambina, sembra ahinoi che la madre nel momento della strage non era presente in casa. Le indagini proseguono a tutto campo, l’uomo prima di essere trasferito in tribunale, è stato interrogato tutta la notte dagli agenti investigativi. Una sola bambina per fortuna è rimasta illesa, la terzogenita di 4 anni, la stessa bambina ha raccontato gli attimi della scena drammatica: “Ci ha massacrati di botte per tutto il giorno con la mazza da scopa”. Non è purtroppo la prima volta che Tony è protagonista di vicende che riguardano episodi di violenza contro i bambini. I magistrati guidati da Francesco Greco vogliono vederci chiaro ma soprattutto vogliono capire il silenzio della scuola su questa drammatica storia familiare.

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