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Pietramelara. Bookcrossing in paese, l’idea di un giovane

Un piccolo spazio dove la gente può lasciare e scambiare libri con gli altri

PIETRAMELARA. “Un posto dove lasciare e scambiare libri. Potrebbe essere una buona idea da realizzare nel nostro paese”. E’ la proposta lanciata su Facebook da un ragazzo pietramelarese, Berardino Muzzo, noto nel sociale, al quale piacerebbe che venisse installato in un punto di Pietramelara un piccolo spazio dove la gente può lasciare e scambiare libri con gli altri. L’iniziativa, conosciuta con il termine bookcrossing, è poco costosa se non addirittura gratuita ed è facile da realizzare. Potrebbe essere concretizzata anche grazie al contributo di qualche associazione o del Comune di Pietramelara. L’idea suggerita dal giovane è stata accolta positivamente da tantissime persone.

Cos’è il bookcrossing

Il bookcrossing (letteralmente “incrociare un libro” o “far viaggiare un libro”) è un’iniziativa di distribuzione gratuita di libri. L’idea di base è di lasciare libri nell’ambiente naturale o in città, affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altri, che eventualmente possano commentarli e altrettanto eventualmente farli proseguire nel loro viaggio.

Le bookcrossing zones ufficiali

Le bookcrossing zones ufficiali sono spazi dedicati al bookcrossing. Possono essere sale d’attesa, biblioteche, locali pubblici che aderiscono all’iniziativa o semplici bacheche installate per le strade, nei parchi e nelle piazze. Le bookcrossing zones ufficiali sono presenti nelle principali città di moltissimi paesi e la loro presenza, in continua crescita, è segnalata su mappe presenti in siti esterni a quello ufficiale. Qui è possibile lasciare libri o prenderne, aumentando così la probabilità che il ritrovamento di questi ultimi venga interpretato nell’ottica del bookcrossing.

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