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Pietramelara. Piano di riequilibrio finanziario, l'intervento della minoranza

La nota del gruppo “Il Campanile”

PIETRAMELARA. Dopo l’intervento del consigliere Palumbo, anche la minoranza consiliare interviene sulla procedura di riequilibrio finanziario.

“Nell’ultimo Consiglio comunale, di fronte all’evidenza emersa dalla relazione del Revisore dei conti (parte integrante del piano di riequilibrio) circa le cause dello squilibrio finanziario del Comune di Pietramelara, addebitabili alla “poca capacità di riscossione delle entrate” ed alla denunciata sostanziale carenza di istruttoria del piano, come al solito, l’amministrazione, ha preferito ricercare presunti colpevoli rispetto ad un reale percorso di efficientamento amministrativo. Tra i nuovi presunti colpevoli , ultimo in ordine cronologico, anche il Revisore dei Conti , reo di aver denunciato una carenza di documentazione a supporto dei “numeri” riportati nel piano, senza essersi recato fisicamente in comune per riscontrare gli atti richiesti. Chiunque osa criticare l’operato di questa maggioranza è accusato di non conoscere la norma ed è palese la lesa maestà. Neanche l’annullamento da parte del Tar del bilancio di previsione 2018, è stato dovuto, secondo costoro, per la loro inefficienza e supponenza, e non e bastato a consigliare maggiore prudenza e rispetto per le opinioni e per le tesi altrui.Anzi, il lupo perde il pelo ma non il vizio ! Oggi la critica tocca ad un Organismo terzo e non politicizzato che ha osato sconfessare la tesi di fondo della maggioranza! Peccato che a pagarne saranno i cittadini con il futuro imminente aumento delle imposte e delle tariffe”.

Il gruppo di minoranza “Il Campanile”

Ecco l’intervento dei Consiglieri di minoranza:

Che cos’è il piano di risanamento

Il piano di risanamento è un istituto giuridico previsto dalla legge italiana. È previsto dall’art. 67, terzo comma, lett. d, della legge fallimentare italiana, introdotto dal decreto legge 14 marzo 2005, n. 35 convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80. Con esso si dichiarano esentati dalla azione revocatoria fallimentare gli atti posti in essere in esecuzione del piano. Pertanto, la legge detta per questo istituto un frammento di disciplina senza definirne, se non per sommi capi, la fattispecie e il contenuto.

Il piano prevede il compimento di atti funzionali al risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria. La predisposizione di un piano di risanamento incide sugli atti pregiudizievoli ai creditori, ossia sulla disciplina della revocatoria fallimentare: l’art. 67, terzo comma, lett. d, l. fall. elenca tra le esenzioni dalla revocatoria gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore in esecuzione del piano. Deve apparire idoneo ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria dell’impresa.

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