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Roccapiemonte. Discarica abusiva alle spalle del cimitero, qualcosa si muove

Vari i sopralluoghi sul posto da parte delle Guardie ambientali e Guardie Venatorie per monitorare la situazione

Non abbandoneremo la situazione, la nostra salute ha la priorità

Roccapiemonte. Situazione alle spalle del cimitero – discarica abusiva

Roccapiemonte – Provincia di Salerno.  Lo scorso 7 Settembre insieme alle Guardie Ambientali ed alle Guardie Venatorie del posto e di Angri, in seguito a numerose segnalazioni da parte dei cittadini, siamo andati per un sopralluogo.

Alle spalle del cimitero della cittadina è nata una vera e propria discarica abusiva ai danni dell’ambiente e della salute. Lo stesso giorno incontriamo il Maresciallo della Polizia Locale Andrea Apice, che oltre ad essere rammaricato per la situazione, ci informa che farà subito rapporto in modo tale da chiedere un tempestivo intervento. 

Sono passati mesi ed i volontari hanno monitorato la situazione con impegno e dedizione. Lo scorso sabato, 22 Febbraio, le Guardie Venatorie hanno fatto un controllo di routine e sembra che qualcosa si stia muovendo. Il cattivo odore è sparito e con esso i cumuli di resti di animali che lo causavano. Molti dei rifiuti abbandonati sono stati portati via ma la zona non è ancora ripulita.

“Cerchiamo di controllare la zona e di riferire alla Polizia Locale tutto ciò che riusciamo a reperire come foto e materiale visivo. La situazione è nettamente migliorata ma dobbiamo sempre confrontarci con l’inciviltà di molti cittadini che vengono a depositare i loro rifiuti qui. Fondamentale, è che il cattivo odore sia sparito e con esso i resti e le interiora di animali ma siamo preoccupati per l’amianto, i numerosi abbandoni di questo materiale sono nocivi per la salute e per l’ambiente”

A parlare è il Comandante delle Guardie Ambientali, Pasquale Ferrante che insieme al suo gruppo di volontari monitorano la zona da mesi cercando di segnalare ogni forma di problematica con la speranza di riuscire a scoprire gli artefici di tale scempio.

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