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Capodrise, la chiesetta di San Donato liberata da sterpaglie e rifiuti

Il centro studi “De Gasperi” ha provveduto a ripulire il rudere

CAPODRISE. San Donato liberata. Il 19 dicembre, su richiesta del parroco Giuseppe Di Bernardo, il centro studi “De Gasperi”, presieduto da Salvatore Liquori, ha provveduto a ripulire il rudere della chiesa di San Donato, a Capodrise, ostaggio di sterpaglie e rifiuti. La bonifica dei luoghi ha fatto emergere, nella loro bellezza imperfetta, i resti del tempio, vestigia preziosa di un’identità popolare. «Seguiranno altri interventi e una sorpresa per le imminenti festività natalizie, rivolta agli abitanti del quartiere e alla città», rivela il presidente Liquori. Il “De Gasperi”, però, si è fatto promotore di un’iniziativa ben più ambiziosa: il risanamento strutturale e funzionale della chiesetta, affinché possa essere restituita al patrimonio storico, artistico e religioso di Capodrise; un progetto al quale sta lavorando l’architetto Raffaele Cutillo e hanno scelto di partecipare l’ingegnere Vincenzo Magnifico e Alessandro Perreca, presidente dell’associazione culturale “Persona”.

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