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Caserta. Buste di plastica illegali: scatta il sequestro

Caserta e provincia, sequestrati 2000 chili di buste di plastica illegali

CASERTA. I Carabinieri Forestali di Caserta e Marcianise hanno sequestrato quasi 2000 chili di buste in plastica non conformi alla normativa di settore, elevando sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 50.000 euro.

Sono stati passati al setaccio svariati punti vendita dislocati nell’agro aversano e a Caserta, laddove sono state rinvenute, oltre a quelle legali, numerose borse in plastica non conformi, “nascoste” dai negozianti sotto il bancone della cassa, per poi essere utilizzate all’occorrenza per imballare l’articolo acquistato per consentire il trasporto al cliente.

Tra i controllati, anche un grande centro di distribuzione sito nella zona industriale ASI di Carinaro dove è stata accertata, all’esito di rilevazione tecnica micrometrica, la commercializzazione di oltre 1000 Kg di shoppers illegali del tipo “Borse riutilizzabili”, all’uopo sottoposte a sequestro. Nella circostanza, la verifica ha visto operare, al fianco dei Carabinieri Forestali, personale specializzato dell’Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Municipale di Napoli, essendo la problematica delle borse non a norma fortemente diffusa nelle province di Napoli e di Caserta, con evidenti punti di interconnessione tra due realtà territoriali limitrofe che condividono le medesime criticità ambientali.

Oggetto delle verifiche, dunque, la commercializzazione delle Borse per il trasporto “biodegradabile e compostabili” e delle Borse riutilizzabili “in plastica tradizionale”, che, per essere legali, devono essere conformi a determinati standard.

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